È riuscita a liberarsi di anni di soprusi, denunciando silenziosamente il compagno davanti ai poliziotti grazie al “Signal for Help”, gesto che si rivela ancora una volta cruciale
Una giovane donna di 24 anni è riuscita a liberarsi dalle violenze del compagno trovando il coraggio di utilizzare il “Signal for Help”, un gesto silenzioso e universale per chiedere aiuto. L’episodio si è verificato a Milano, in via Calabiana, durante una festa in cui la Polizia era intervenuta a seguito di segnalazioni per rumori molesti.
La donna, approfittando della presenza degli agenti, ha colto l’occasione per segnalare la sua condizione di vittima di violenza domestica, facendo il gesto del “Signal for Help” mentre chiedeva di poter usare il telefono della polizia.
La situazione è apparsa subito chiara agli agenti, che hanno portato via la ragazza, notando subito le ferite che presentava sulle mani e sul labbro. In un secondo momento, la giovane ha raccontato agli inquirenti di essere vittima di continue violenze fisiche e psicologiche da parte del compagno, un uomo di 31 anni, anch’egli di origini ecuadoriane.
L’uomo aveva segregato la donna in casa per diversi giorni
La loro relazione, iniziata nel 2019, era stata caratterizzata da numerosi episodi di maltrattamenti, tanto che la donna aveva sporto diverse denunce, salvo ritirarle in seguito, convinta dal compagno che sarebbe cambiato.
Gli agenti hanno accertato che il 31enne aveva segregato la donna in casa per diversi giorni, privandola del cellulare e impedendole di uscire. Solo la sera della festa, il 15 settembre, la giovane aveva avuto la possibilità di uscire di casa per la prima volta dopo essere stata trattenuta contro la sua volontà. Durante la serata, l’uomo aveva continuato a picchiarla, lasciandole evidenti segni di maltrattamento sul corpo.
Come conseguenza dei fatti raccontati, il compagno è stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. Il giudice per le indagini preliminari ha convalidato l’arresto, disponendo per l’uomo la misura cautelare degli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.
Questo caso mette in luce l’importanza del “Signal for Help”, un gesto che può essere utilizzato in situazioni di pericolo per chiedere aiuto senza farsi capire dagli aguzzini che soggiogano le loro vittime. Il segnale è diventato un simbolo internazionale della lotta contro la violenza sulle donne e ha dimostrato ancora una volta di poter salvare vite umane come già successo in altri casi.
Ricordiamo tra i tanti quello di una ragazza a Milano che, durante una videochiamata con un’amica, ha fatto il segnale permettendo l’intervento tempestivo delle forze dell’ordine e la sua messa in sicurezza. Un altro episodio ha coinvolto una donna a Roma, che è riuscita a mostrare il gesto a un passante in strada, il quale ha immediatamente chiamato il 112, salvandola da una situazione di violenza.
Per questo motivo vi proponiamo nuovamente come farlo per liberarvi dalle violenze domestiche fisiche e piscologiche:
Non vuoi perdere le nostre notizie?
- Iscriviti ai nostri canali Whatsapp e Telegram
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite
Ti potrebbe interessare anche:
- Cameriera salva una giovane durante un’aggressione, riconoscendo il signal for help che aveva fatto
- Signal for Help: come riconoscere il gesto universale usato dalle donne vittime di violenza domestica
- “Mi scusi, c’è Angela?”, la frase in codice con cui le donne vittime di violenza possono chiedere aiuto nei locali pubblici