“Siediti e stai zitta”, gli iconici cartellini Ikea diventano un monito contro la violenza sulle donne (ecco come contattare il 1522)

“The Red Flag Tag” è la campagna ideata per IKEA da DDB Group Italy in vista del 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, e sostiene il 1522

“Dove pensi di andare vestita così?”, “Pensa alle faccende di casa”, “Siediti e stai zitta”, a “parlare” sono gli iconici cartellini di Ikea in una potente campagna lanciata in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.

Un monito, quello dell’azienda svedese, volto a sensibilizzare sull’esistenza del Numero Antiviolenza e Stalking 1522.

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In collaborazione con Differenza Donna, Associazione che gestisce il 1522, abbiamo selezionato alcuni campanelli d’allarme – spiegano: ecco che frasi di intimidazione, svalutazione, controllo, isolamento sociale, colpevolizzazione sono state riprodotte sui nostri iconici cartellini (P-Tag) che identificano i prodotti, li descrivono e ne indicano la collocazione nell’area self-service. L’obiettivo è lanciare un chiaro messaggio: riconoscere la violenza è il primo passo per chiedere aiuto.

Come contattare il numero 1522?

Il numero 1522 si occupa di accogliere e sostenere chiunque subisca, abbia subito o sia a conoscenza di una situazione di violenza di genere o stalking.

È possibile contattare le operatrici del 1522 con:

  • telefono – al numero 1522
  • chat – su www.1522.eu
  • app 1522 – da scaricare sul proprio cellulare

Il numero è gratuito, attivo tutti i giorni, 24 ore su 24, ed è accessibile sia da rete fissa che da cellulare dall’intero territorio nazionale.

A rispondere è un’operatrice antiviolenza specializzata pronta ad ascoltare senza alcun giudizio e nel pieno rispetto della privacy e dell’anonimato. L’operatrice 1522 ti accoglierà per poter comprendere la situazione in cui ti trovi, spiega la nota Ikea, valuterà il grado di rischio di recidiva della violenza, ti darà utili informazioni, anche di tipo giuridico/legale, e ti indirizzerà alla Rete Antiviolenza del tuo territorio (centri antiviolenza, case rifugio, servizi socio-sanitari, forze dell’ordine, ospedali), a cui potrai rivolgerti per iniziare un percorso di sostegno e di uscita dalla violenza.

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