Altro che mobilità ridotta! In Francia hanno hackerato Uber Eats con fattorini su sedia a rotelle per sensibilizzare sulla disabilità

Per dimostrare come un disabile può essere autonomo in tutto e per tutto, un’azienda ha lanciato un’iniziativa singolare (e vincente): far lavorare come fattorini per la consegna di pasti a domicilio alcune persone in sedia a rotelle

Nel 2024, più di un francese su due ritiene ancora che una persona con disabilità non sia autonoma. Questo pregiudizio è radicato nella realtà che lo spazio pubblico spesso non è accessibile per loro, con barriere architettoniche nelle stazioni della metropolitana e ostacoli urbani che rendono difficili gli spostamenti quotidiani.

Per cambiare questa percezione e dimostrare che una persona con mobilità ridotta può essere autonoma quanto una persona normodotata, la start-up francese Omni ha lanciato una campagna innovativa chiamata “Omnilivery”.

Omni è specializzata nella trasformazione di carrozzine meccaniche in carrozzine elettriche utilizzando un monopattino. Questo dispositivo è molto leggero e offre maggiore mobilità e indipendenza alle persone con disabilità. E proprio questo dispositivo è stato usato per dimostrare come questo stereotipo sia del tutto sbagliato.

Molte persone con disabilità hanno superato i ciclisti

Fondata da Charlotte Alaux, anche lei in carrozzina dall’età di quattro anni, l’azienda ha collaborato con l’agenzia Saatchi & Saatchi per questa iniziativa. Per un giorno alcune persone in carrozzina sono state equipaggiate con il monopattino Omni e hanno lavorato come fattorini per la consegna di pasti a domicilio, un lavoro notoriamente impegnativo in termini di mobilità.

Questi fattorini, registrati su una famosa piattaforma di consegna senza menzionare la loro disabilità, hanno sorpreso clienti, ristoratori e passanti con la loro velocità ed efficienza. In molti casi, hanno persino superato i ciclisti, dimostrando che la mobilità ridotta non è un ostacolo insormontabile. Ogni ordine è stato consegnato in una borsa con messaggi ispiratori per cambiare mentalità.

La campagna “Omnilivery” non solo ha attirato l’attenzione sui problemi di accessibilità, ma ha anche dimostrato il potenziale delle persone con disabilità di svolgere attività quotidiane con la stessa efficienza di chiunque altro, rompendo così i tabù che tanti individui hanno e mostrando come l’innovazione può superare le barriere fisiche.

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