Ad Ardesio, il 31 gennaio di ogni anno, un fantoccio, che personifica la stagione fredda, viene bruciato sul falò, mentre un chiassoso corteo attraversa le strade del paese scuotendo rumorosi campanacci
Il 31 gennaio, uno dei giorni della merla più freddi dell’anno, Ardesio, comune della Val Seriana, scaccia via l’inverno con un rituale di antiche origini, la “Scasada del Zenerù”.
Un tempo l’inverno incuteva particolare timore e rituali come questo servivano ad esorcizzare la paura, allontanando la stagione fredda e propiziando l’arrivo della primavera. Nonostante gli inevitabili cambiamenti, la tradizione è sopravvissuta e ancora oggi è particolarmente sentita da tutti i paesani.
Un chiassoso corteo attraversa le strade del paese scuotendo rumorosi campanacci ma anche strumenti improvvisati di vario genere. L’utilizzo dei campanacci non è casuale perché con il loro rumore si dice allontanino gli spiriti maligni e le cose brutte, come la “cattiva” stagione.
Dalla seconda metà degli anni Sessanta il rituale si è arricchito di un fantoccio, “ol Zenerù“, ovvero il “Gennaione”, personificazione della stagione fredda. Il mese di gennaio viene quindi bruciato nel falò conclusivo, un momento di grande gioia e partecipazione.
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FONTI: Viviardesio/Valseriana
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