Si è spento nei giorni scorsi a 81 anni l'artista giapponese di manga Takao Yaguchi, ideatorie di Sampei. Aveva un cancro al pancreas
Dalla sua fantasia era nato uno dei personaggi manga più noti: Sampei. Si è spento nei giorni scorsi a 81 anni l’artista giapponese di manga Takao Yaguchi, papà di Sampei.
Yaguchi, il cui vero nome era Takao Takahashi, è nato nella prefettura di Akita, nel nord-est del Giappone ma il 20 novembre scorso purtroppo gli abbiamo dovuto dire addio a causa di un cancro al pancreas, di cui soffriva da tempo. Yaguchi si è spento in un ospedale di Tokyo venerdì scorso, ma la notizia della sua morte è stata data successivamente dalla famiglia, dopo aver celebrato i funerali in forma strettamente riservata.
Dopo aver lavorato come banchiere per 12 anni, Yaguchi ha fatto il suo debutto come fumettista manga professionista con la storia unica di “Ayu” nel 1970. Nel 1973, il suo “Maboroshi no Kaija Bachihebi” fu un successo, portando molte persone in Giappone a cercare “tsuchinoko”, una leggendaria creatura simile a un serpente.
Nello stesso anno, Yaguchi ha iniziato la serie Tsurikichi Sanpei, che vede come protagonista un ragazzo che va a pescare nella natura sia in Giappone che fuori dal paese. Sampei riscuote così tanto successo da essere poi trasformato in una serie televisiva anime e in un film.
La popolare serie animata per la televisione venne realizzata dalla Nippon Animation nel 1980 per un totale di 109 episodi, trasmessi in ben 70 Paesi del mondo. In Italia il cartone è stato trasmesso per la prima volta nel 1982 su Retequattro e altre emittenti locali. Nel 2009 è uscito un lungometraggio live action diretto da Yojirò Takita, remake dell’anime.
Non solo Sampei
Nel 1989 Yaguchi realizzò anche il manga “Tezuka secondo me” sbarcato in Italia nel 2007, ma anche una biografia a fumetti del grande autore Osamu Tezuka (1928-1989) raccontata attraverso le vicende del giovanissimo Takao (Yaguchi stesso), dapprima appassionato lettore dei manga del maestro e quindi destinato a diventare successivamente egli stesso un mangaka, coronando un sogno che sembrava impossibile.
A Tezuka dobbiamo anche personaggi passati alla storia dei manga come Astroboy, La Principessa Zaffiro, Kimba il leone bianco e Black Jack.
Fonti di riferimento: Nippon
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