Roberto, l’edicolante autistico di Napoli, sta facendo il giro del web, ma la sua edicola è chiusa ormai da tempo

È risalita agli onori del web e per puro caso la notizia di questo ragazzo autistico che gestiva un’edicola a Soccavo, quartiere di Napoli. Ma, come in migliaia, anche questa edicola è ormai chiusa da tempo

Buongiorno, mi chiamo Roberto e sono il vostro giornalaio. Ho l’autismo, vi chiedo di essere pazienti e darmi un po’ di tempo”. Una bellissima storia di inclusione e lavoro, di solidarietà e amore incondizionato di una famiglia. Non sappiamo come sia andata a finire, non sappiamo cosa stia facendo ora Roberto, ma una cosa è certa: quella edicola di Napoli di cui tanto si parlò nel 2019 oggi è chiusa.

Siamo a Soccavo, grosso quartiere della città partenopea, e da qui, per uno strano scherzo del destino, è ribalzato nuovamente sui social un post di 4 anni fa in cui si accennava alla commovente storia di Roberto, autistico, della sua famiglia e di quell’edicola presa in carico.

Allora, come oggi, commosse quel racconto. Roberto, infatti, prese la gestione del chioschetto ed espose in bella vista due fogli. Sul primo c’era scritto: “Buongiorno, mi chiamo Roberto e sono il vostro giornalaio. Ho l’autismo, vi chiedo di essere pazienti e darmi un po’ di tempo. Impareremo a conoscerci e questo mi aiuterà a servirvi meglio. Grazie mille” e sull’altro riportava invece il dialogo che il cliente avrebbe dovuto instaurare con questo edicolante un po’ “speciale” per agevolargli il lavoro.

Sullo sfondo i suoi genitori, che non lo lasciavano mai.

Ora, però, apprendiamo da vari commenti sotto questo post che è stato lanciato e rilanciato più volte, che l’edicola è chiusa. Un vero peccato, per un’altra edicola che muore e, soprattutto, per Roberto, che aveva trovato in quel lavoro e nella gente che gli sorrideva una chiara conferma delle sue straordinarie capacità.

Roberto, dacci tue notizie!

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