Addio a Stephen Hillenburg, il papà di SpongeBob morto di Sla

E' morto Stephen Hillenburg, portato via da alcune complicazioni dovute alla sclerosi laterale amiotrofica. E' stato il creatore di SpongeBob, uno dei cartoni animati più famosi degli ultimi decenni.

E’ morto Stephen Hillenburg, portato via da alcune complicazioni dovute alla sclerosi laterale amiotrofica. È stato il creatore di SpongeBob, uno dei cartoni animati più famosi degli ultimi decenni.

SpongeBob è stata la sua creazione più celebre a livello planetario. Uno strano personaggio giallo a forma di spugna con tanto di braccia e gambe che ormai quasi da 20 anni riempie i pomeriggi di grandi e piccini. Ebbene, SpongeBob ha perso il suo papà, Stephen Hillenburg, morto a 57 anni per una Sla diagnosticatagli solo l’anno scorso.

Nel 2017 gli era infatti stata accertata la sclerosi laterale amiotrofica e secondo i giornali è morto per alcune complicazioni legate alla malattia. La notizia è stata confermata da Nickelodeon, il canale televisivo per cui Hillenburg lavorava e che ha prodotto tutti gli episodi del cartone animato.

Abbiamo osservato un minuto di silenzio in onore della sua vita e del suo lavoro”, scrivono nell’annuncio.

Biologo marino e ricercatore, Hillenburg ebbe l’idea di un personaggio di spugna prendendo spunto da un fumetto didattico che lui stesso aveva realizzato quando era insegnante di biologia marina all’Orange County Marine Institute. Così nacque SpongeBob, quella strana spugna antropomorfa che vive sul fondo del mare – a Bikini Bottom – insieme a pesci e molluschi. La serie andò in onda con Nickelodeon per la prima volta nel 1999 e da allora ha avuto sempre un grandissimo successo in tutto il mondo.

Da quando fu mandata in onda la prima puntata di SpongeBob, ne sono stati prodotti 250 episodi, nove volte candidato agli Emmy. Dalla serie sono stati tratti anche due film per il cinema: SpongeBob – Il Film e il suo seguito SpongeBob – Fuori dall’acqua. Era in programma anche un terzo film.

Leggi anche

Germana Carillo

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook