Rimossa dopo anni una pubblicità volgare e sessista di un autolavaggio: “era una ferita per gli occhi”

Qualcosa finalmente sembra cambiare, come successo ad Arma di Taggia dove il Comune ha accolto l’appello di una cittadina e ha fatto rimuovere una pubblicità sessista di un autolavaggio

Da tempo, ogni volta che Livia Perfetti, insegnante residente a Monza, transitava davanti all’autolavaggio locale, il suo sguardo cadeva con fastidio su un grande cartellone pubblicitario.  Il motivo? Quel cartellone presentava l’immagine di una ragazza in bikini distesa su un’automobile con la scritta “interno ed esterno”.

Un’immagine sessista e allusiva, un’utilizzazione commerciale del corpo femminile e che suscitava in Livia non solo rammarico, ma anche profondo disgusto. Determinata a fare qualcosa, ha deciso di agire e, il 10 dicembre, ha inviato una e-mail al Comune di Arma di Taggia, in provincia di Imperia, chiedendo la rimozione del cartellone.

Il Comune ha prontamente recepito la richiesta di Livia e ha preso misure per rimuovere il cartellone contestato. Questa vittoria è stata particolarmente significativa per Livia Perfetti, impegnata attivamente nell’associazione Brianza Oltre l’Arcobaleno (Boa).

Il cambiamento c’è stato: la rimozione del cartello

La reazione tempestiva del Comune ligure ha soddisfatto Livia quando, nei giorni successivi, è passata di nuovo davanti all’autolavaggio e ha visto che il cartellone non c’era più. Ecco cosa ha scritto nell’e-mail mandata al Municipio e che è stata un catalizzatore per il cambiamento portando alla decisione di rimuoverlo:

Il cartellone è volgare e offensivo. È una ferita agli occhi in tempi di cortei e grandi discorsi di solidarietà all’universo femminile. È tempo di agire.

Quando ha visto che la sua richiesta era stata accolta, si è detta molto sorpresa:

Non sono stata contattata dal Comune, ma ho comunque ringraziato per la rimozione del cartello. Era lì da anni e sicuramente il Comune è intervenuto dopo la mia segnalazione. Sono molto soddisfatta. Questa è la prima volta che tocco con mano un cambiamento come conseguenza di una mia azione diretta ed è davvero un’iniezione di fiducia nel futuro e in quella che spero sia una nuova sensibilità delle istituzioni verso l’immagine delle donne.

Un piccolo gesto, quello di Livia, ma che vuol dire tanto in questi tempi difficili per le donne e per i diritti di genere. Battersi per la rimozione di una pubblicità così oltraggiosa è dimostrare di avere coscienza civile e dovrebbe essere di routine, anche e soprattutto da parte degli uomini.

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