È inammissibile il cosiddetto referendum eutanasia. Lo ha stabilito la Corte Costituzionale, giudicandolo contro la difesa della vita umana
È inammissibile il cosiddetto referendum eutanasia, dal titolo “Abrogazione parziale dell’articolo 579 del Codice penale (omicidio del consenziente)”. Lo ha stabilito la Corte Costituzionale, giudicandolo in contrasto con la tutela della vita umana.
Il referendum aveva raccolto un numero di firme decisamente superiore a quelle richieste e a novembre era stato autorizzato il primo suicidio assistito nel nostro Paese.
Ma a dicembre era stata introdotta l’obiezione di coscienza per i sanitari.
E oggi no, il referendum non è ammissibile.
La Corte ha ritenuto inammissibile il quesito referendario – si legge sul comunicato ufficiale – perché, a seguito dell’abrogazione, ancorché parziale della norma sull’omicidio del consenziente, cui il quesito mira, non sarebbe preservata la tutela minima costituzionalmente necessaria della vita umana, in generale, e con particolare riferimento alle persone deboli e vulnerabili
Siamo grati a chi ha dato forza finora alle nostre campagne, inclusi i cittadini che hanno sottoscritto il referendum e i tanti che ci hanno sostenuto. A loro, e a tutti i cittadini diciamo che la lotta per una nuova stagione laica e democratica non si fermerà. #eutanasialegale pic.twitter.com/VsRKP12aDu
— LiberiFinoAllaFine (@EutanaSiaLegale) February 15, 2022
La sentenza sarà depositata nei prossimi giorni.
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Fonti: Corte Costituzionale / Twitter
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