Conosci la storia del “randoseru”, l’iconico zainetto degli studenti giapponesi?

Il randoseru è il tipico zainetto giapponese che viene regalato ai bimbi quando iniziano la scuola elementare: fa parte di una tradizione rimasta immutata nei secoli

Lo abbiamo visto ovunque nei manga e nei cartoni animati giapponesi ambientati nelle scuole. Stiamo parlando del randoseru, lo zainetto iconico utilizzato dalla maggior parte degli alunni delle scuole elementari. Questo zaino dalla forma squadrata, robusto e capiente, è diventato un simbolo culturale del sistema educativo giapponese e della tradizione familiare.

Il termine “randoseru” deriva dall’olandese “ransel”, che significa zaino, indicando le radici storiche di questo accessorio. Il randoseru non è obbligatorio per legge, ma il suo utilizzo è una norma sociale profondamente radicata.

Viene spesso regalato ai bambini come segno di buon auspicio quando iniziano la scuola elementare, spesso durante cerimonie speciali. Questa tradizione di regalare il randoseru riflette l’importanza che la società giapponese attribuisce all’istruzione e all’uguaglianza tra gli studenti.

La produzione è ancora in gran parte artigianale

La diffusione del randoseru risale all’epoca Meiji, tra il 1867 e il 1912, quando il Giappone attraversò un periodo di modernizzazione e occidentalizzazione. Durante questo periodo, la prestigiosa scuola Gakushuin introdusse l’uso di uno zaino ufficiale simile al ransel militare olandese per i suoi studenti. Da allora, il randoseru si è diffuso in tutto il paese, diventando un elemento distintivo dell’abbigliamento scolastico giapponese.

Tradizionalmente i randoseru erano neri per i ragazzi e rossi per le ragazze. Tuttavia, negli ultimi anni, con l’apertura della società giapponese verso la diversità e l’inclusività, i produttori hanno iniziato a offrire zaini in una varietà di colori e motivi.  Nonostante queste nuove opzioni, i colori classici rimangono i più popolari: i ragazzi preferiscono ancora i randoseru neri, mentre le ragazze optano spesso per quelli lavanda.

Il processo di produzione dei randoseru è ancora in gran parte artigianale, il che contribuisce al loro costo elevato, spesso superiore ai cento euro. Questo investimento è giustificato dalla qualità e dalla durata dello zaino, che è progettato per durare per tutti e sei gli anni della scuola elementare. Inoltre il randoseru ha un grande valore affettivo e viene spesso tramandato di generazione in generazione.

La forma e la struttura del randoseru sono rimaste praticamente invariate nel corso dei decenni, rappresentando un equilibrio tra tradizione e modernità. Anche se il design ha subito poche modifiche, il randoseru continua a essere un simbolo di stabilità e continuità nel sistema educativo giapponese, unendo generazioni di studenti attraverso un accessorio comune che racconta la storia di un’intera nazione.

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Fonte: New York Times

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