La profezia che si autoadempie o che si autoavvera è un concetto che prende le mosse dal teorema di W. I. Thomas “Se gli uomini definiscono certe situazioni come reali, esse sono reali nelle loro conseguenze”.
La profezia che si autoadempie o che si autoavvera è un concetto che prende le mosse dal teorema di W. I. Thomas: “Se gli uomini definiscono certe situazioni come reali, esse sono reali nelle loro conseguenze”.
Thomas fu il primo studioso a parlare della profezia che si autoadempie e applicò questo tipo di ragionamento a situazioni che riguardavano l’economia e la situazione internazionale, come il fallimento di una banca o lo scoppio di una guerra tra Paesi potenzialmente avversari.
Ad esempio, se si diffonde la percezione comune relativa al fatto che una banca stia per fallire, come conseguenza i cittadini potrebbero iniziare a ritirare i propri risparmi dalla banca stessa. Ecco allora che il fallimento si avrà concretamente.
Secondo altre fonti, il concetto di profezia che si autoavvera fu introdotto per la prima volta in sociologia da Robert K. Merton nel 1948, all’interno del suo libro “Teoria e struttura sociale”. In questo caso la profezia che si autoadempie risultava legata al fatto che una supposizione, seppur inizialmente infondata, possa realizzarsi confermando la propria veridicità, solo per il fatto di essere creduta.
È comunque certo che Merton per formulare la propria teoria prese ispirazione proprio dal sopracitato Teorema di Thomas.
Il concetto di profezia che si autoadempie, si autoavvera o si autodetermina è presente in sociologia e viene descritto come una previsione che si realizza per il solo fatto di essere stata espressa. In questo modo, la predizione genera l’evento e l’evento conferma la predizione e la verifica, in un rapporto circolare tra le due parti.
La profezia che si autoadempie è presente come concetto anche in psicologia e indica il momento in cui un individuo si impegna con i propri comportamenti per evitare che ciò che più teme si avveri, ottenendo purtroppo proprio l’opposto rispetto al risultato sperato. Ecco che così lo stesso individuo finirà per causare quegli eventi che avrebbe tanto voluto evitare.
Secondo la psicologia, le profezie che si autoadempiono accadono molto più spesso di quanto pensiamo. Ciò perché con la nostra mente, e con il pensiero possiamo determinare chi saremo e come ci comporteremo in futuro.
Ecco allora che durante un esame ci verrà posta proprio quella domanda a cui avremmo preferito non dover rispondere, perché riguardava l’unico argomento su cui non eravamo preparati.
Che una profezia si autoavveri non accade sempre ma può capitare e probabilmente a qualcuno di voi sarà successo qualcosa di simile. Le nostre aspettative rispetto ad un evento possono influenzare il nostro comportamento fino a determinare il fatto che ciò che stiamo pensando si avveri oppure no.
Non è detto che la profezia che si autoadempie debba avere sempre un effetto negativo. La sua versione positiva viene chiamata Effetto Pigmalione.
Se gli insegnanti di una classe credono che un bambino sia meno dotato degli altri lo tratteranno, anche inconsciamente, in modo diverso dai compagni. Il bambino interiorizzerà il giudizio e si comporterà di conseguenza. Ma può anche succedere il contrario: un bambino dal rendimento “normale”, se trattato come un “piccolo genio” dagli insegnanti, potrebbe stupirli con risultati scolastici migliori del solito.
Vi siete mai trovati in una situazione del genere? Siete mai stati protagonisti di una profezia che si autoadempie?
Qui un approfondimento molto interessante sulla profezia che si autoadempie.
Marta Albè
Fonte foto: Barefoot
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