Come prevedere il tempo con le cipolle: le origini dell’antica tradizione contadina e come interpretare gli spicchi

La lettura degli spicchi di cipolla è una tradizione che affonda le radici nella cultura contadina, diffusa sia in Italia che in altre parti del mondo. Scopriamo le sue affascinanti origini e come funziona

Chi l’avrebbe mai detto che le cipolle fossero uno strumento di divinazione. Ebbene sì, vengono consultate fin dal Medioevo per le previsioni del tempo.

I documenti più antichi che ne riportano testimonianza provengono dalla città italiana di Urbania, dove ancora oggi, la notte del 24 gennaio, ovvero la notte di San Paolo dei segni, si ripete il curioso rituale. Tuttavia la tradizione è diffusa anche altrove, la troviamo in forme rivisitate sia in Australia che nel folklore tedesco.

Nelle comunità rurali di un tempo la lettura della cipolla, eseguita sempre nel mese di gennaio e in particolare nella notte del 24, era preziose perché permetteva di pianificare, a seconda del responso, le attività di semina e raccolto dei mesi successivi.

Come funziona? Sebbene sussistano differenze da luogo a luogo, la tradizione prevede l’impiego di una bella cipolla rotonda, preferibilmente dorata, e sale fino. La cipolla va tagliata a metà e poi tagliata ancora in modo da ottenere quattro parti. Le due metà vengono poi suddivise in 12 spicchi.

La prima metà della cipolla corrisponde alla prima metà dell’anno e quindi ai mesi che vanno da gennaio a giugno, mentre la seconda metà rappresenta la seconda metà dell’anno, compresa tra luglio, che corrisponde allo strato più esterno, a dicembre, che corrisponde allo strato più interno. In altre tradizioni la metà caduta a destra corrisponde ai mesi pari, la metà caduta a sinistra ai mesi dispari.

Una volta suddivisa in spicchi, si aggiunge del sale su ciascuno di essi, lasciandoli riposare per un’intera notte fuori dalla finestra, rivolti ad oriente o verso nord a seconda delle tradizioni locali. Al mattino presto la cipolla va portata in casa e consultata prima che le temperature interne alterino i risultati: sale sciolto corrisponde a un mese ricco di pioggia, sale intatto corrisponde a siccità.

Conoscete quest’antica forma di divinazione? Dalle vostre parti si pratica ancora?

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FONTI: Museo della Canapa/La prima Web

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