Il Portogallo legalizza l’eutanasia per chi soffre di malattie in stadio terminale

Il parlamento ha approvato la versione finale di una legge che depenalizza l’eutanasia per i cittadini e i residenti legali nel Paese

Dopo diversi anni di dibattito, il parlamento portoghese – nonostante il parere contrario del Presidente Marcelo Rebelo – ha approvato la versione finale di una legge che depenalizza l’eutanasia. In questo modo, la nazione diventa l’ottava al mondo a consentire a una persona con una malattia incurabile di porre fine alle proprie sofferenze.

Questo risultato storico, approvato da una maggioranza di deputati socialisti, è stato raggiunto con 129 voti a favore e 81 contrari, su un totale di 230 deputati. La deputata socialista Isabel Moreira, una delle principali promotrici della depenalizzazione dell’eutanasia, si è congratulata per il successo raggiunto, confermando che la legge è stata votata più volte a larga maggioranza.

Chi può ricorrere all’eutanasia

Ma cosa prevede il nuovo provvedimento appena approvato? Secondo la legge, le persone di età superiore ai 18 anni potranno richiedere l’assistenza alla morte se sono malate terminali e soffrono in modo insopportabile. Questo significa che chi soffre di un dolore “duraturo” e “intollerabile”, a meno che non sia considerato mentalmente non in grado di prendere una decisione, può ricorrere all’eutanasia.

C’è però una distinzione da fare. La legislazione si applicherà infatti unicamente ai cittadini portoghesi e ai residenti legali e non è estesa alle persone straniere che non potranno dunque recarsi nel Paese per il suicidio assistito.

Come detto, l’eutanasia e il suicidio assistito sono autorizzati solo in pochi Paesi europei. Per il momento ciò è possibile in Spagna, Belgio, Lussemburgo e Paesi Bassi.

Una legge che ha fortemente diviso

La questione ha diviso il Portogallo – nazione tradizionalmente cattolica – e ha incontrato la dura opposizione del presidente conservatore Marcelo Rebelo de Sousa, un cattolico praticante. La legge è stata approvata dal Parlamento portoghese quattro volte negli ultimi tre anni, ma è stata rinviata per una revisione costituzionale a causa dell’opposizione del presidente.

In questa occasione, però, per evitare il veto del capo dello Stato – che ora ha otto giorni di tempo per promulgare il testo – i socialisti hanno deciso di votare una seconda volta sullo stesso disegno di legge. Dopo la pubblicazione dei decreti attuativi, la legge potrebbe entrare in vigore in autunno, secondo le stime riportate dalla stampa locale.

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Fonte: Parlamento portoghese

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