Pillola abortiva, un giudice del Texas ha sospeso l’approvazione del farmaco a base di mifepristone

Un giudice statunitense ha revocato l'approvazione di un farmaco abortivo di uso comune, il mifepristone, gettando nell'incertezza il futuro del farmaco (e della libertà di scelta)

Un giudice federale del Texas ha sospeso l’approvazione da parte della FDA degli Stati Uniti del farmaco abortivo a base di mifepristone, uno dei due farmaci comunemente usati per gli aborti farmacologici. E, poco dopo, una sentenza alquanto contraddittoria è venuta fuori da un altro tribunale federale, nello stato di Washington, ordinando alla stessa Food and Drug Administration di astenersi dall’intraprendere qualsiasi azione che possa influire sulla disponibilità della pillola.

Le due sentenze, dicono gli esperti, mettono in discussione il futuro del farmaco, aumentando le possibilità che la corte suprema alla fine decida il suo destino.

La decisione del Texas, di fatto un’ingiunzione preliminare emessa dal giudice distrettuale degli Stati Uniti Matthew J Kacsmaryk, ordina in buona sostanza alla FDA di sospendere l’approvazione del mifepristone. La sua sentenza, tuttavia, non entrerà immediatamente in vigore, poiché concede al governo federale sette giorni per fare appello.

Se questa sentenza dovesse essere confermata, allora non ci sarà praticamente alcuna prescrizione, approvata dalla FDA, che sarebbe al sicuro da questo tipo di attacchi politici e ideologici, ha lasciato detto il presidente Joe Biden, mentre la vice Kamala Harris ha affermato che la sentenza minaccia i diritti delle donne a livello nazionale di prendere decisioni sulla loro assistenza sanitaria e sulla possibilità di accedere ai farmaci prescritti loro dai loro medici.

Una decisione, insomma, che ribalta il giudizio degli esperti della FDA, reso oltre due decenni fa, secondo cui “il mifepristone è sicuro ed efficace“.

Il caso del Texas contro la FDA è stato presentato da Alliance Defending Freedom (ADF), un gruppo di difesa legale conservatore cristiano, sostenendo che la FDA ha superato la sua autorità di regolamentazione quando ha approvato il mifepristone più di due decenni fa, nel 2000.

Il giudice (nominato da Trump) non è andato così lontano come volevano i querelanti ritirando le approvazioni dei farmaci abortivi chimici e rimuovendoli dall’elenco dei farmaci approvati.

La senitenza di Kacsmaryk fa riferimento a una decisione della FDA del 2000 di considerare sicuro l’uso del mifepristone, la prima di una procedura a due pillole utilizzata per interrompere le gravidanze e ne mette in discussione le basi scientifiche. Inoltre, la sentenza di Kacsmaryk si aggiunge alle conseguenze della decisione della Corte Suprema di eliminare il diritto costituzionale federale all’aborto, presa l’anno scorso. Ora, la sentenza di Kacsmaryk potrebbe essere un pericoloso precedente e portare alla eliminazione del diritto alla pillola abortiva anche negli Stati in cui l’accesso all’aborto rimane legale.

Varie cliniche e i medici che prescrivono la combinazione di due farmaci hanno dichiarato che se il mifepristone venisse ritirato dal mercato, verrebbe utilizzato solo il secondo farmaco, il misoprostolo. Questo approccio, con un solo farmaco, ha però un tasso di efficacia leggermente inferiore nell’interrompere le gravidanze, ma è ampiamente utilizzato nei Paesi in cui il mifepristone è illegale o non disponibile.

Intnato, il ministero della Giustizia americano ha già annunciato che appellerà la sentenza del giudice federale del Texas, prima della sospesione della commercializzazione del mifepristone. Staremo a vedere.

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