Picchiato a morte dagli agenti di polizia: esplodono le proteste negli Usa per il pestaggio del giovane afroamericano Tyre Nichols

Preso a pugni, calci e manganellate dalla polizia: così è morto Tyre Nichols, a soli 29 anni. Negli Usa la vita di un altro giovane afroamericano è stata stroncata - in modo assurdo e disumano - dalle forze dell'ordine che dovrebbero garantire la sicurezza pubblica. Le immagini scioccanti del pestaggio, diffuse nelle scorse ore, hanno riacceso le proteste del movimento #BlackLivesMatter: "Siamo stanchi dei controlli stradali trasformati in condanne a morte".

Come da copione, la storia si ripete. Negli Usa un cittadino afroamericano è stato ammazzato senza pietà dalla polizia. Questa volta è toccato a Tyre Nichols, un giovane di 29 anni, che era stato fermato dalle forze dell’ordine per quello che avrebbe dovuto essere un controllo stradale. L’uomo era stato fermato il 7 gennaio a Memphis – nel Tennessee – per una presunta infrazione legata al superamento dei limiti di velocità, ma nel giro di poco è diventato vittima di un brutale pestaggio da parte di cinque agenti.

A documentare l’accaduto dei filmati shock, ripresi dalla bodycam della polizia e da altre telecamere di sorveglianza, che adesso stanno facendo il giro del mondo e hanno fatto esplodere le proteste in diverse città degli Usa.

Nei video si vede chiaramente il giovane che viene buttato a terra con violenza dalle forze dell’ordine, mentre grida “non ho fatto, niente. Voglio solo tornare a casa”. Ma gli agenti non si limitano a questo: dopo aver usato il taser su di lui lo inseguono, gli spruzzano lo spray urticante per poi prenderlo a calci in faccia mentre il 29 enne inerme invoca “mamma, mamma”; uno degli agenti inizia poi a picchiarlo con un bastone.

Il ragazzo, ormai esausto e dolorante, riceve una serie di pugni e manganellate e viene ammanettato. Dopo diversi munuti d’agonia, interviene un’autombulanza per portarlo in ospedale, dove morirà dopo tre giorni a seguito delle gravi fratture riportate specialmente al collo e al cranio.

***ATTENZIONE! IMMAGINI FORTI***

https://www.facebook.com/ByGeorgiaFort/videos/739564290703771/

 

Scene folli, disumane e inconcepibili che stanno infiammando gli Stati Uniti. A seguito delle diffusione dei filmati scioccanti sono scoppiate le proteste: a Memphis un gruppo di manifestanti hanno bloccato il ponte dell’Interstate 55 che attraversa il fiume Mississippi, mentre a Washington è stata organizzata una manifestazione a Lafayette Park; disordini anche a Boston lungo Tremont Street, dove il traffico è stato paralizzato, e in altre città come Sacramento, San Francisco e Atlanta.

Mentre sui social sono diventati virali gli hashtag #TyreNichols e #BlackLivesMatter. In tanti stanno condividendo le immagini del pestaggio e le foto del 29enne che amava pattinare e fotografare tramonti:

Tyre dovrebbe essere vivo oggi. La nostra comunità è in lutto per un’altra bellissima vita nera rubata dalla violenza autorizzata dallo stato. – commentano gli attivisti del movimento Black Lives Matter (nato nel 2012 in seguito all’assoluzione di George Zimmerman, il quale aveva sparato a morte il 17enne afroamericano Trayvon Martin) – Continua a esserci un costante fallimento del nostro attuale modello di sicurezza pubblica per proteggere le vite e le comunità dei neri. Siamo stanchi dei controlli stradali trasformati in condanne a morte. Meritiamo un sistema che dia la priorità ad approcci olistici, incentrati sulla salute e guidati dalla comunità che contribuiranno a far progredire la vera sicurezza pubblica. Continuiamo a essere devastati dall’attuale sistema basato sulla punizione e sulla criminalizzazione.

Le parole del Presidente Biden

Per quanto compiuto a Memphis i cinque agenti di polizia sono stati licenziati e arrestati con aggressione aggravata, rapimento aggravato e abuso d’ufficio, oltre che di omicidio di secondo grado. Mentre le indagini sono ancora in corso, sulla terribile vicenda è intervenuto anche il presidente degli Usa Joe Biden, condannando il comportamento intollerabile delle forze dell’ordine:

Sono rimasto indignato e profondamente addolorato nel vedere l’orribile video del pestaggio che ha provocato la morte di Tyre Nichols. È ancora un altro doloroso promemoria della profonda paura e del trauma, del dolore e dell’esaurimento che gli afroamericani sperimentano ogni singolo giorno. Il mio cuore va alla famiglia di Tyre Nichols e ai cittadini di Memphis di tutto il Paese che stanno soffrendo per questa perdita tremendamente dolorosa. Il filmato che è stato rilasciato lascerà provocherà giustamente indignazione fra le persone. Coloro che cercano giustizia non dovrebbero ricorrere alla violenza o alla distruzione. La violenza non è mai accettabile; è illegale e distruttivo. Mi unisco alla famiglia del signor Nichols chiedendo una protesta pacifica.

Biden ha poi hannunciato di aver chiesto al Congresso di inviargli il George Floyd Justice in Policing Act, che prevede una serie di misure atte a contrastare il razzismo fra le forze dell’ordine.

“Quando i repubblicani del Senato hanno bloccato quel disegno di legge, ho firmato un ordine esecutivo che imponeva un uso più rigoroso degli standard di forza e disposizioni sulla responsabilità per le forze dell’ordine federali, nonché misure per rafforzare la responsabilità a livello statale e locale” ha chiarito.

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Fonti: City of Memphis/Joe Biden/Black Lives Matter

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