Il Perù rende omaggio alle sue eroine dell’Indipendenza con tre monete commemorative

Ora le peruviane Brígida Silva de Ochoa, María Parado de Bellido e le tre Eroine Toledo sono presenti sulle monete del paese sudamericano.

Le figure di donne su banconote e monete sono rare. Ora le peruviane Brígida Silva de Ochoa, María Parado de Bellido e le tre Eroine Toledo sono presenti sulle monete del paese sudamericano.

In molte delle banconote e monete del mondo, gli eroi vengono messi in evidenza e le eroine che hanno partecipato allo sviluppo dei loro paesi vengono quasi dimenticate. Per rimediare a questa mancanza storica, lo stato peruviano ha lanciato la serie numismatica “La donna nel processo di indipendenza del Perù” in cui commemora con tre monete Brígida Silva de Ochoa, María Parado de Bellido e le tre Eroine Toledo.

Considerando che il Perù, come molti dei paesi dell’America Latina, è segnato dalla disuguaglianza di genere e dalla violenza sulle donne – secondo un rapporto dell’INEI, le peruviane guadagnano circa il 30% in meno rispetto ai loro colleghi maschi e durante il 2020 il paese ha registrato 121 casi di femminicidio – la circolazione di queste nuove monete del valore di 1 sol peruviano rappresenta una piccola vittoria nella lotta contro la disuguaglianza di genere.

Il Perù ha già una banconota di 200 soles dedicata a Santa Rosa di Lima.

Le eroine dell’Indipendenza del Perù

Le Eroine Toledo: Cleofé Ramos e le sue figlie María e Higinia Toledo furono tre donne che, tagliando gli ormeggi del ponte sospeso sul fiume Mantaro con una velocità che ancora oggi sorprende, riuscirono a rallentare la persecuzione delle truppe nemiche all’inizio del 1821 e consentendo così alle forze patriottiche di mettersi in salvo. Per il grande coraggio dimostrato, il generale José de San Martín premiò le tre eroine con la “medaglia delle vincitrici”.

Brígida Silva de Ochoa: fu una donna coraggiosa che dedicò la sua vita ad aiutare gli insorti imprigionati. Rischiando persino la vita, contribuì alla fuga del parroco di Sica, José Medina. Durante l’evasione suo figlio più giovane José Ochoa fu catturato e portato in prigione. Per i suoi servizi alla causa, le sue virtù e l’impegno per l’indipendenza fu dichiarata dal generale San Martín come “Figlia della Patria”.

María Parado de Bellido: figlia di un creolo e di una indigena, ha abbracciato con convinzione il progetto di indipendenza. Fu una spia e grazie alle sue informazioni i patrioti furono in grado di anticipare il movimento nemico. È considerata una martire dell’Indipendenza, fu uccisa dagli spagnoli quando si rifiutò di fornire informazioni sulle attività del gruppo indipendentista. La sua frase pronunciata prima di morire rimane ancora nella memoria collettiva: “Non sono qui per informarti, ma per sacrificarmi per la causa della libertà”. L’eredità che viene eretta dopo il suo sacrificio per il paese, la rende un simbolo di coraggio, resistenza e lealtà agli ideali che hanno forgiato la Repubblica.

Le donne nelle banconote e monete italiane

Prima dell’arrivo della valuta unica, ogni paese della zona euro dedicava le proprie banconote a personaggi locali, anche qui per lo più uomini, riservando nel migliore dei casi uno o due biglietti alle donne.

In Italia, la prima e unica donna a cui sono state dedicate una banconota da mille lire e una moneta commemorativa di due euro è stata Maria Montessori, scienziata, neuropsichiatra infantile, educatrice pedagogista e filosofa. Anche se non è stato mai comprovato, alcuni attribuiscono il profilo della donna con una spiga della moneta di venti centesimi di lira del 1908 alla scrittrice Sibilla Aleramo.

I nostri soldi raccontano la nostra storia e i valori che vogliamo rappresentare. Se puntiamo all’uguaglianza di genere, forse è tempo di imitare paesi come l’Australia o la Svezia che hanno lo stesso numero di uomini e donne sulle loro valute.

E voi, quale donna italiana pensate debba essere rappresentata su una moneta?

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