Milano e Roma sono le peggiori città al mondo in cui vivere per gli stranieri. Si classificano agli ultimi posti su quasi tutti gli indici presi in analisi, secondo uno studio di InterNations
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Anche quest’anno le due città più grandi d’Italia hanno ottenuto un punteggio basso dai residenti internazionali per quanto riguarda le prospettive di carriera, la sicurezza del lavoro e la burocrazia. A rivelarlo è l’ultimo studio di InterNations, un sito di informazione e networking per persone che vivono all’estero.
La classifica 2023 Expat City Ranking ha infatti classificato Roma e Milano tra le dieci peggiori città in cui vivere a livello mondiale per i cittadini stranieri. Basata su un sondaggio condotto su quasi 12.000 residenti internazionali, ha collocato le due metropoli rispettivamente al 48° e al 49° posto su 49 città, dopo aver raggiunto altrettanto negativi negli anni precedenti
Milano: nessuna città riesce a fare peggio del capoluogo lombardo
Per quanto riguarda Milano, affrontare la burocrazia (48°), aprire un conto bancario locale (44°) e ottenere un visto (48°) sono tutte enormi sfide per gli espatriati. Difficilissimo anche trovare un alloggio e viverci senza parlare la lingua locale.
La città non ottiene risultati molto migliori nell’indice di lavoro all’estero (46°), dove si colloca anche tra le ultime 5. Per la sicurezza del posto di lavoro (49°) e il sentirsi pagati equamente per il proprio lavoro (49°), Milano è addirittura all’ultimo posto. Circa un terzo degli espatriati (34%) non è soddisfatto delle proprie opportunità di carriera a Milano. Inoltre meno della metà (49%) lo è del proprio lavoro in generale.
A un terzo degli espatriati a Milano (33%) non piace la propria vita e non si sente a casa. È un po’ facile abituarsi alla cultura locale (23°), anche se Milano si colloca ancora nell’ultimo terzo dell’indice di facilità di ambientamento (35°).
Nell’Indice di Qualità della Vita (43°), Milano torna tra le peggiori 10 città al mondo. Mentre gli espatriati apprezzano le opzioni per il tempo libero (28°) e soprattutto l’opportunità di viaggiare (9°), non si sentono sicuri (43°) e non sono soddisfatti dell’ambiente urbano (45°). Il 56% è insoddisfatto anche della qualità dell’aria, che come ben sappiamo qui è pessima.
Roma batte solo Milano: è 48esima
Roma, come detto, riesce a fare meglio solo di Milano collocandosi 48esima su 49. La Capitale si piazza tra le ultime 10 in quattro dei cinque indici. Per l’indice di lavoro all’estero (49°), dove si colloca all’ultimo posto.
Gli espatriati che vivono a Roma non si sentono pagati equamente per il loro lavoro (48°) e non sono soddisfatti del loro lavoro (49°). Circa due su tre (63%) pensano che il mercato del lavoro locale non sia promettente.
Per quanto riguarda l’indice di finanza personale (40°), gli espatriati non sono soddisfatti della propria situazione finanziaria (49°), anche se quasi la metà di loro (46%) pensa che il costo generale della vita sia alla loro portata.
Roma non fa molto meglio nemmeno nell’indice di qualità della vita (48°). Sebbene circa nove espatriati su dieci (93%) apprezzino il clima e il meteo di Roma, l’ambiente urbano (48°) non soddisfa le aspettative. E mentre il 74% esprime il proprio entusiasmo per la vibrante cultura e la vita notturna della città, le sfide nel settore Travel & Transit (48°) li lasciano tutt’altro che soddisfatti.
Gli espatriati classificano la città come la meno favorevole quando si tratta di argomenti amministrativi (49°) come trattare con la burocrazia e le autorità locali (49°) e aprire un conto bancario locale (49°). Inoltre, circa tre su cinque (59%) pensano che sia difficile vivere a Roma senza parlare la lingua locale.
Almeno per quanto riguarda l’accessibilità economica degli alloggi (26°), Roma offre più facilità, anche se il 42% degli intervistati esprime preoccupazione per la sua disponibilità (contro il 31% a livello globale). Guardando al lato positivo, l’indice di facilità di assestamento (25°) dà un po’ di respiro.
Trovare amici (21°) non sembra essere così impegnativo come altri aspetti. E tre espatriati su cinque (60%) concordano sul fatto che la gente del posto è generalmente amichevole nei confronti dei residenti stranieri.
Le classifica delle 10 peggiori città al mondo in cui vivere nel 2023
Se in fondo alla classifica generale ci sono Milano e Roma, a farci compagnia c’è anche Vancouver che si piazza al 47° posto. La città canadese è il luogo in cui gli espatriati sono i più infelici (49°) e dove lottano di più con le loro finanze personali (49°). Completano questo ben poco ambito podio delle peggiori città in cui vivere altre due città tedesche: Amburgo e Berlino.
Di seguito vi lasciamo la classifica degli ultimi 10 posti:
- Milano, Italia (49° su 49 paesi)
- Roma, Italia (48° assoluto)
- Vancouver, Canada (47° assoluto)
- Amburgo, Germania (46° assoluto)
- Berlino, Germania (45° assoluto)
- Dublino, Irlanda (44°)
- Istanbul, Turchia (43°)
- Londra, Regno Unito (42°)
- Parigi, Francia (41°)
- Seul, Corea del Sud (40°)
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Fonte: Expat Insider 2023
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