Il Papa invita le coppie che si amano a mettere al mondo tanti figli, lanciando una critica a chi antepone gli animali domestici ai bambini
Il Papa invita le coppie che si amano a mettere al mondo tanti figli o ad adottarne. E lancia una critica a chi antepone gli animali domestici ai bambini
All’udienza generale del mercoledì svoltasi questa mattina, Papa Francesco ha destato lo sdegno di molti a causa di alcune sue affermazioni in merito al “dovere” di ognuno di noi di mettere al mondo dei figli: avere dei figli è, per il Papa, la più piena espressione della vita di una persona. Secondo il Pontefice, sono sempre di più le coppie che scelgono di non avere figli o che si limitano ad avere un figlio solo: questa sarebbe una negazione di maternità e di paternità e, di conseguenza, una privazione del nostro essere umani.
Francesco si è rivolto anche alle tante coppie che non hanno figli perché non riescono ad averne: a loro ha rivolto un invito ad avere il coraggio dell’accoglienza e ad adottare bambini che hanno bisogno di una famiglia, di una casa, di un po’ di amore; alle istituzioni, invece, ha lanciato un appello affinché l’iter per le adozioni diventi sempre più facile e veloce.
Ma il discorso del Papa non si è limitato all’importanza di mettere al mondo dei figli in questa società sempre più “orfana” e “governata dall’egoismo”: Francesco ha infatti puntato il dito contro chi ha in casa cani, gatti o altri animali domestici e, stando al suo pensiero, li preferirebbe ai figli – scegliendo magari di non avere figli (o di averne uno solo) e destinando amore ed attenzioni a cani e gatti.
Queste affermazioni hanno suscitato grande indignazione in chi, come noi, ama gli animali, li rispetta e spesso convive con loro. Figli e animali non andrebbero mai messi in contrapposizione tra loro, né da noi né dal Papa: cani e gatti non sono come figli, ma sono al pari destinatari di molto amore, anche se di tipo diverso. Questa è una colpa? Amare gli animali? Non esclude certo l’amore per i bambini!
Ci sono molte ragioni che spingono una coppia che si ama a scegliere di non avere figli e certamente la compagnia di un animale domestico non rientra fra queste: oltre a motivi fisiologici e all’impossibilità fisica di generare un figlio, anche l’incertezza economica per il futuro, la mancanza o la precarietà di lavoro, la disparità di diritti fra mamme e papà, la paura di vivere in un mondo sempre più inquinato e in balia della crisi climatica, l’imperversare di malattie (non da ultimo, il Coronavirus) possono guidare verso la scelta del figlio unico o del non avere figli.
Viviamo in tempi difficili, più difficili di quelli in cui hanno vissuto i nostri nonni e i nostri genitori, e la scelta di non diventare genitori non solo non è da condannare, ma è da rispettare con il silenzio e senza giudizio.
Caro Papa Francesco, il rispetto deve essere per tutt*, sempre…
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