Il discorso di Papa Francesco in TV ha rigettato luce su un argomento bellissimo: l’importanza della leggerezza e dell’umorismo. Che non è superficialità, ma è lo spirito adatto, e necessario, per “relativizzare le cose”
Il senso dell’umorismo è una medicina. Che belle parole ha proferito il Papa intervistato da Fabio Fazio e, tra quelle più forti e potenti, la sua chiusa sull’umorismo ci ha lasciato in estasi. Dell’umorismo e dei suoi effetti benefici abbiamo parlato tante volte e ne siamo convinti: l’unica arma che abbiamo a disposizione, e che non costa nulla, è fare dell’umorismo un tesoro.
Prendete la vita con leggerezza, lo diceva anche Calvino. Quella leggerezza che fa sorridere di ogni cosa, che rimpiccolisce le questioni che sembrano enormi, che dona agli altri occhi diversi, che serve a “non avere macigni sul cuore”.
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E il Papa ce l’ha ricordato. In poco più di un minuto ha infilato una dietro l’altra parole che dovremmo tenerci belle strette:
Il senso dell’umorismo è una medicina, ti fa relativizzare le cose, ti rende gioioso, fa tanto bene.
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Gli effetti benefici dell’umorismo
Allenate la mente, gente, praticando un po’ di sano umorismo. Proprio così: con un po’ più di sense of humor ne guadagna la vostra serenità. Sorridete e sorridetevi di più, siate burloni, arguti, spiritosi.
Anche oggi che è lunedì, anche oggi che le cose non sono andate come speravate, anche se quella notizia non è arrivata, anche se avete avuto una delusione. Ciò che vi fa rimanere a galla è quel senso di stare comunque al mondo, quel mondo che merita il brio di una vita da vivere.
C’era una ricerca di tanti anni fa che dimostrò come l’umorismo, da considerarsi tutt’altro che superficiale, nasca da un conflitto del cervello e rinforza anche il sistema immunitario.
Alla pari delle sessioni di spinning o di una corsa nei parchi, l’umorismo impegna le connessioni cerebrali e dà loro più forza e la capacità di elaborazione, è un elemento chiave per l’abilità del cosiddetto pensiero spaziale, spiegò allora Scott Weems, ricercatore della University of Maryland e autore del libro Ah! The science of when we laugh and why. Fa molto bene al cervello, dalle risatine sotto i baffi alle grosse risate di gusto.
Ma ogni tipo di umorismo fa bene? Pare di no. Il sarcasmo, per esempio, è indice di una tendenza alla depressione e all’autopunizione. Un atteggiamento di beffa più che di humor nei confronti della vita è molto più malsano, soprattutto quando si basa sulla costante auto-punizione.
Anche altre due ricerche più recenti hanno evidenziato come l’umorismo sia una vera e propria ginnastica per il cervello e come abbia effetti benefici pari a quella della meditazione, grazie al fatto che riesce a far scendere il livello di cortisolo (conosciuto come ormone dello stress) nel nostro corpo.
Inoltre si è visto che ridere potenzia l’interazione tra le diverse parti del cervello e, grazie a questo effetto, si può essere più lucidi e di conseguenza ne beneficia anche la memoria, soprattutto laddove ce ne sia più bisogno, appunto nel caso degli anziani particolarmente soggetti a dimenticanze.
La preghiera del buon umore di San Tommaso Moro
Papa Francesco ha anche raccomandato di recitare la preghiera attribuita a san Tommaso Moro:
Dammi o Signore, una buona digestione ed anche qualcosa da digerire.
Dammi la salute del corpo, col buonumore necessario per mantenerla.
Dammi o Signore, un’anima santa,
che faccia tesoro di quello che è buono e puro,
affinché non si spaventi del peccato,
ma trovi alla Tua presenza
la via per rimettere di nuovo le cose a posto.
Dammi un’anima che non conosca la noia,
i brontolamenti, i sospiri e i lamenti,
e non permettere che io mi crucci eccessivamente
per quella cosa troppo invadente che si chiama “io”.
Dammi, o Signore, il senso dell’umorismo,
concedimi la grazia di comprendere uno scherzo,
affinché conosca nella vita un po’ di gioia
e possa farne parte anche ad altri.
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Fonte: RaiPlay
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