Un'antica tradizione portoghese che resiste ancora oggi in alcune zone del paese, per certi versi simile ad Halloween. Parliamo del Pão-por-Deus, il "Pane per Dio"...
Si chiama “Pão por Deus” il pane offerto ai defunti protagonista della tradizione portoghese che coinvolge i bambini nel giorno di Ognissanti. Questi ultimi anziché vagare di casa in casa per cercare dolcetti, vanno di porta in porta per chiedere il “Pane per Dio”.
Le origini della tradizione a quanto pare vanno rintracciate a Lisbona il primo novembre 1755, anno in cui la capitale portoghese venne scossa da un terribile terremoto che seminò morte e povertà ovunque.
Dato che il sisma si era verificato il giorno di Ognissanti, la gente in occasione dell’anniversario iniziò a bussare alle porte per chiedere del pane da mangiare. Pane che andava ai bisognosi ma che rappresentava al tempo stesso un’offerta per le anime dei defunti. Chiunque si presentasse ad elemosinare alla porta era infatti considerato come l’anima del morto che vagava per il mondo.
La tradizione è sopravvissuta allo scorrere del tempo e ha continuato a essere celebrata il primo novembre di ogni anno, diffondendosi progressivamente in tutto il paese. Se però fino alla metà del XX secolo la sua funzione era alleviare la fame delle persone più indigenti, man mano si è trasformata in un’usanza giocosa e divertente.
A partire dagli anni ’60 e ’70 del 900 gli adulti sono stati rimpiazzati dai bambini che, ancora oggi, vagano di casa in casa recitando filastrocche in cambio del “Pão-por-Deus”.
Gli adulti regalano loro broas, ovvero piccoli tortini di pane aromatizzati, cioccolatini, noci, frutta, caramelle. E a chi si rifiuta di donare il “Pane per Dio” i bambini rivolgono scherzose “imprecazioni” in versi, l’equivalente dello scherzetto di Halloween.
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FONTI: Opus Dei
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