Orrore in Canada, trovate altre 17 tombe sospette di almeno 67 bambini nativi sepolti nei pressi di una scuola

Una First Nation della Columbia Britannica, in Canada, ha rilasciato i risultati di una ricerca preliminare di tombe anonime sul terreno di un’ex scuola residenziale. L’ennesima conferma delle atrocità inflitte sui ragazzini indigeni nei collegi cattolici del secolo scorso

Ben 17 sospette tombe anonime nel sito di un’ex scuola residenziale, il nuovo tragico bilancio di un ennesimo ritrovamento nei pressi di quelli che erano collegi cattolici nella parte occidentale del Canada.

Dopo gli scandali che avevano scosso il Paese nel 2021 e poi nel 2022, quando sono state trovate e identificate 93 “potenziali sepolture umane”, ora è la volta delle tombe dei piccoli studenti della ex Alberni Indian Residential School.

Secondo la Tseshaht First Nation, la comunità indigena che ha condotto le ricerche per 18 mesi (tramite radar che penetrano nel terreno per rilevare possibili siti di sepoltura), sono almeno 17 le tombe anonime e almeno 67 gli studenti morti nei sette decenni in cui la scuola è stata aperta. Le bandierine poste sul terreno per segnalare le tombe sono impressionanti:

Dobbiamo ricordare che tutti questi studenti erano solo bambini, ha detto Wahmeesh, consigliere capo eletto di Tseshaht, il cui nome inglese è Ken Watts.

I bambini di almeno 90 comunità che coprono più di 70 Prime Nazioni hanno frequentato la scuola quando era operativa dal 1900 al 1973 e il sito di Port Alberni è soltanto l’ultimo delle numerose località canadesi in cui si stanno cercando possibili tombe anonime di bambini morti mentre erano costretti a frequentare le scuole residenziali.

Le Prime Nazioni, o First Nations o Premières nations, sono i popoli indigeni o autoctoni dell’odierno Canada, né Inuit né Métis (Meticci). Numericamente le Prime Nazioni sono concentrate in Ontario e in Columbia Britannica, ma sono presenti in tutte le province e territori.

Dal XIX secolo fino agli anni ’90, più di 150mila bambini indigeni furono tolti alle loro famiglie, costretti a frequentare scuole finanziate dallo Stato. Secondo gli esperti, quei “collegi” erano sede di ricorrenti epidemie, parotite, morbillo, varicella e tubercolosi che portavano ogni volta alla morte di decine di bambini, anche se sono molti i sopravvissuti che raccontano anche di abusi sessuali e fisici diffusi.

Il Missing Children Project documenta da anni i luoghi di sepoltura di bambini morti mentre frequentavano quegli istituti avvallati dal governo canadese e, ad oggi, ha identificato più di 4.100 bambini deceduti mentre si trovavano in quei luoghi da incubo.

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Fonte: Tseshaht First Nation

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