Organizzano un pranzo per i senzatetto nella Galleria Vittorio Emanuele ma vengono multati per occupazione di suolo pubblico

A Milano, un pranzo solidale per i senzatetto nella Galleria Vittorio Emanuele, è finito male. La polizia municipale ha multato gli organizzatori per occupazione abusiva di suolo pubblico, suscitando una certa indignazione per un intervento che forse si poteva evitare, almeno a Natale

Si respirava un’atmosfera natalizia carica di solidarietà e condivisione durante il pranzo per la Vigilia di Natale, organizzato dalla Onlus “Pro Tetto” e il blog “Milanobelladadio”, per i senzatetto di Milano nella prestigiosa location della Galleria Vittorio Emanuele, ma il tutto è stato oscurato dall’arrivo dei vigili urbani.

Il pranzo, offerto dal ristorante ‘La Schiscetta’ insieme al caffè che era arrivato dal rinomato ristorante Cracco, era una bella occasione per offrire calore e solidarietà a chi ne ha più bisogno, in netto contrasto con il lusso e l’opulenza che si respira all’interno della nota galleria milanese. Un gesto simbolico quello di realizzare un pranzo di Natale per i più poveri e “invisibili” proprio lì, un richiamo forte alla disuguaglianza sociale e alla difficile condizione di chi vive per strada mentre contemporaneamente c’è chi festeggia comprando ben più del necessario.

Le autorità milanesi, nonostante abbiano capito lo scopo nobile dell’iniziativa, hanno comunque proceduto secondo la legge denunciando gli organizzatori per occupazione abusiva di suolo pubblico a cui è seguita anche una multa di 230 euro. Tutti coloro che pranzavano, poi, sono stati fatti immediatamente sgomberare.

Fernando Barone, presidente di Pro Tetto, ha ammesso la “colpa” di aver organizzato il pranzo senza chiedere alcun permesso, come in realtà era stato già fatto lo scorso anno di fronte al Comune di Milano senza che succedesse nulla ma ha anche sottolineato:

Hanno fatto il loro dovere, ma potevano essere più tolleranti. La multa ci sta, l’arroganza no.

Giovanni Santarelli, fondatore di Milanobelladadio, ha spiegato che l’intento – ovviamente – non era provocare le autorità, ma portare luce sulla vita di coloro che vivono costantemente nell’ombra.

Fatto sta che ora la multa va pagata ma molti cittadini, indignati da quanto avvenuto, si sono offerti di fare una colletta per aiutare l’associazione (Barone ha fatto sapere però che la responsabilità è sua e pagherà lui).

La reazione dei cittadini sul web è stata in gran parte favorevole all’iniziativa finita male ma c’è anche chi accusa gli organizzatori di cercare visibilità. Quanto accaduto, tuttavia, non ha scalfito il sorriso dei senzatetto che, nonostante tutto, sono tornati in strada quanto meno con del buon cibo in mano.

Un pranzo provocatorio forse, e indubbiamente orientato alla visibilità, ma a favore di coloro che vivono ai margini della società e anche utile a far notare a chi è passato in galleria in quel momento quanto sia fortunato.

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