Non solo la Sirenetta nera, a pochi giorni dal lancio del live action scoppiano le polemiche anche per gli altri personaggi del cartoon Disney

In Italia il film diretto Rob Marshall farà il suo debutto il prossimo 24 maggio. Prima ancora di uscire, però, l’opera cinematografica – che racconta la storia di una giovane sirena che fa un patto con la strega del mare per ottenere gambe umane – è finita al centro delle polemiche. A tanti non è andata giù la scelta dell’attrice protagonista perché di origini afroamericane, ma ora anche altri personaggi sembrano infervorare gli animi degli internauti

Poco prima dell’uscita nelle sale del film La sirenetta, la Disney ha svelato i poster promozionali del live action che “presentano” i protagonisti. E polemica fu:  dopo il tam tam di opninioni (non richieste) sulla scelta (azzardata per molti, addirittura blasfema per altri) di un’attrice afroamericana nel ruolo della protagonista, le polemiche  del web non si risparmiano nemmeno sugli altri soggetti.

E pare che sia il mondo animale a non soddisfare questa volta i gusti degli utenti, con argomentazioni decisamente più nette (e taglienti) sulla trasposizione fatta da Disney di uno dei suoi cartoon più amati.

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Cosa non è andato giù agli appassionati di Ariel e dei suoi amici? Per esempio, il suo fedele servitore, Sebastian il granchio, stando ai commenti che stanno circolando sui social avrebbe più le sembianze di Mr. Krabs di SpongeBob che quelle di un vero granchio e soprattutto del tanto amato Sebastian del cartoon. Non vedete anche voi?

 

Mentre Scuttle, che è fondamentalmente un gabbiano, sembra in definitiva una sula (ed è effettivamente la somiglianza è imbarazzante).

Ma sfortunatamente, è stato Polochon a sopportare il peso delle critiche più aspre. Se molti lo ricordano come un adorabile e coloratissimo pesce angelo reale, di giallo dipinto, lo sarà decisamente molto meno in live action.

“Se questa cosa iniziasse a cantare per me, la spaccherei con un martello”,  azzardano i peggiori, mentre i più sensibili affermano che è molto molto più triste.

Insomma, scegliere di adattare un famoso cartone animato campione di incassi è un rischio audace da sempre corso da plurimilardaria Disney. E, volenti o nolenti, il grande pubblico corre in ogni caso a vederli, complice il fattore nostalgia su cui giocano questi remake. 

Voi cosa ne pensate?

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