(Non) poteva: la bellissima campagna dell’Università di Padova per l’#8marzo che accende i riflettori sulle storie di grandi donne

Il linguaggio che ruota attorno alla Giornata dell’8 marzo, forse, sta cambiando. Non più un anacronistico riconoscimento della donna intesa come fulcro del focolare domestico, ma – finalmente – il racconto di ciò che le donne sono riuscite a fare in passato, per spronare quelle di oggi a fare anche di più. Perché, in fondo, le lotte non sono ancora finite

La Giornata internazionale della donna si avvicina e con essa l’occasione buona per raccontare le storie di donne che hanno superato i pregiudizi della propria epoca diventando un esempio per tutte e tutti.

Lo abbiamo fatto in primis noi di GreenMe, dedicando uno speciale editoriale alle storie di grandi eroine e sottolineando l’importanza di parlare di loro ogni giorno dell’anno.

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Ma bella è anche la campagna portata avanti dall’Università di Padova in collaborazione con il Comune: Non poteva, che punta e fa riflettere sui traguardi compiuti e sulle sfide ancora da affrontare nel campo della parità di genere.

Ed è così che Franca Viola NON poteva rifiutare un matrimonio riparatore.

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E NON poteva Laura Bassi insegnare ciò per cui aveva faticosamente studiato. NON poteva nemmeno la Switzer correre e partecipare a una maratona, così come Rosa Parks NON poteva sedersi nei posti riservati ai bianchi.

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Fonte: UniPd

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