Uno studio sulle emissioni domestiche americane ha messo in evidenza gli sprechi energetiche degli abitanti degli States provenienti dall'asciugatrice, facendo tornare un auge lo standipanni.
Non tutti forse sanno che nei civilissimi e avanguardistici Stati Uniti d’America, la pratica dello stendere i panni fuori dal balcone o dalla finestra non è del tutto tollerata. E non si tratta solamente del problema estetico legato allo spettacolo di dubbio gusto che calzini e mutande pulite potrebbero dare appese ad un filo, ma bensì in gran parte delle Gated Communites: (letteralmente “comunità recintate”, più o meno i nostri condomini) vi è una vera e propria legge che regola e vieta di appendere il bucato in qualsiasi luogo visibile da un passante!
Come mai gli Yankee sono così indispettiti nel vedere i panni all’aria? Come abbiamo detto non c’entra “l’occhio”, è una questione culturale che ha radici molto più profonde. Con la fine del secondo dopo guerra, l’asciugatrice fece il suo ingresso nel mercato americano divenendo un vero e proprio elettrodomestico di massa, per questo motivo solo gli appartenenti alle fasce di popolazione più povera che non poteva permettersela, optavano per l’asciugare i panni all’aria. Così, d’allora, l’immagine del bucato appeso è divenuto simbolo di povertà e – soprattutto – immigrazione. Lo stereotipo costruito ha fatto sì che gli americani associassero tale pratica alle strette strade napoletane e quindi allo straniero che scappava dalla sua realtà per cercare ricchezza nel sogno americano.
Proprio per questo motivo la cosiddetta “tumble dryer” è arrivata ad essere presente nell’80% delle abitazioni statunitensi e se pensiamo che, al contrario, in Italia la posseggono solo il 3% delle famiglie, possiamo capire come questo oggetto sia considerato dagli americani alla stessa stregua di una televisione o di un frigorifero.
Uno strumento sicuramente pratico e funzionale, ma altrettanto gravoso e dannoso per l’ambiente. Uno studio uscito a fine ottobre ha infatti analizzato le emissioni domestiche americane: sono addirittura il doppio se non il triplo di quelle europee! Presi, quindi, dalla paura di vedersi abbassare la qualità della vita i cittadini del nuovo continente hanno deciso di rispolverare fili e spaghi per poter stendere i propri abiti e di riabilitare l’immaginario collettivo associato allo stendipanni.
È di recente nascita la Project Laundry List, una rappresentanza di cittadini che stanno divulgando e propagandando lo slogan “rendere il bucato lavato a freddo e asciugato all’aria, accettabile e auspicabile”. Questo timore ambientale ha fatto cambiare non solo la mentalità della popolazione ma anche quella della classe politica. Sono ben 4 gli stati (Colorado, Hawaii, Maine e Vermont) che hanno abrogato il divieto di appendere il bucato.
Un bell’esempio di come in nome dell’ambiente possano cadere stereotipi e cambiare stili di vita consolidati.
Alessandro Ribaldi