Qual è la causa dei terremoti? Il Giappone, un Paese dove i terremoti sono davvero frequenti, si prova a dare una spiegazione mitologica al fenomeno.
Qual è la causa dei terremoti? Il Giappone, un Paese dove i terremoti sono davvero frequenti, si prova a dare una spiegazione mitologica al fenomeno.
Nella mitologia giapponese a dare origine ai terremoti è un enorme pescegatto chiamato Namazu. Il grande pescegatto vive nel fango, nel sottosuolo.
Namazu non può provocare terremoti in continuazione perché il dio Kashima secondo la mitologia giapponese lo sorveglia e lo tiene sotto controllo, limitandone i movimento con una pietra, ma quando Kashima lascia solo Namazu ecco che il pescegatto si scatena e provoca violenti terremoti.
Il corpo del pescegatto si estende al di sotto di tutto l’intero arcipelago giapponese. La sua coda in particolare si trova al disotto del territorio di Shinosa e Hidachi. All’interno del corpo del pescegatto si trova una pietra sacra che in parte emerge nel tempio dedicato al dio Kashima.
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Namazu esiste vera,ente? Nel Lago Biwa, a nord-est di Kyoto, risiede una specie gigante di pescegatto, chiamata Oonamazu, che può superare il metro di lunghezza.
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L’attività sismica e vulcanica in Giappone è molto accentuata e nella storia di questo Paese si contano purtroppo numerosi terremoti catastrofici.
Nel corso del tempo con l’avanzare delle tecnologie il Giappone è riuscito a porsi all’avanguardia per quanto riguarda la costruzione di edifici antisismici.
Dove i terremoti sono quasi abituali non può mancare una soluzione adatta per mettere in salvo la popolazione. Non dimentichiamo però che in Giappone la mitologia ha un ruolo molto forte e che da sempre l’uomo cerca di trovare una spiegazione al di là della realtà, magari anche un po’ fantasiosa, per motivare ciò che non può spiegare.
Forse la storia di Namazu riesce a rendere i terremoti un po’ meno spaventosi.
Speriamo che raccontare la storia di Namazu possa essere utile a tutti, anche agli adulti e ai bambini che stanno vivendo una situazione difficile nel Centro Italia e a cui va il nostro pensiero.
Marta Albè