Nadia Toffa in un giorno di dicembre girò un video a sorpresa: 20 minuti che ha voluto, scelto e pensato come saluto a tutte le persone importanti.
Sapete cosa c’è? C’è che quando che sembra che la vita scivoli via tutto diventa più chiaro. Cos’è importante davvero, cos’è che mi basta oggi, adesso? E non cambia se sei un personaggio pubblico o sei uno delle migliaia di malati oncologici in Italia. No. Quel fatto è tuo e te la devi vedere tu. L’amore di chi sta attorno è solo una panacea la sera prima di spegnere la luce.
Nadia Toffa ha scoperchiato il vaso di Pandora e di lei se ne sono dette di tutti i colori. Che sia stata una “guerriera” è ovvio e scontato e considerarla tale non significa banalizzare il vissuto di quanti altri lottano attaccati a una chemio.
Lo dice chiaro e tondo nel suo video, diffuso nella prima puntata di ieri sera de Le Iene, girato qualche giorno prima del Natale 2018, quando aveva già delineato il suo (breve) futuro. L’inviata e conduttrice del programma è scomparsa poi il 13 agosto di quest’anno.
Un video di 20 minuti che ha voluto lasciare come saluto ai suoi colleghi e agli amici di sempre, “alle persone che hanno lasciato il segno, per me importanti, che contano davvero” e anche a chi proprio non ce la fa ad andare avanti.
Importa “come vivi, non quanto vivi” e le persone importanti
Pochi capelli scompigliati e guance gonfie dai medicinali, lei con il suo sorriso immancabile dichiara:
“Non è importante quanto vivi, ma come vivi”.
I due inviati de Le Iene le chiedono per quale motivo abbia deciso di realizzare questo video
“Perché in questo ultimo anno sono cambiata tantissimo non è il quanto vivi, ma il come vivi. Quando muore una persona, trovo stupida la domanda: quanti anni aveva? Non contano gli anni, ma se hai vissuto intensamente. Io sto facendo il possibile per ritardare la mia morte, tutte le cure possibili. Vedremo quanto tempo avrò ancora, ma non credo molto”.
Già, Nadia, non ha alcun senso chiedere quanti anni avesse una persona che lascia questo mondo. Il “come vivi” fa guadagnare punti sulla “scala del merito” di una morte dignitosa, ma come spiegarlo a chi adesso piange la tua di morte? Vivere il più possibile, inteso come tentativo quotidiano di far del meglio, di essere gentili con gli altri, di realizzare i propri sogni, è un grandissimo insegnamento che ci lasci, ma andarsene così presto lacera il cuore seppur nel proprio silenzio.
Il cuore di chi? Il tuo che continui a domandarti il perché e quello delle persone più importanti. Quali? Lo dici tu:
“Le persone che nel bisogno ci sono per davvero le conti sulle dita di una mano […] Un dolore e una tragedia ti sbatte in faccia anche questo, chi sono i conoscenti, chi sono gli amici, chi ti ama. La dura verità”.
E allora ci rivolgiamo a te, Nadia, come si fa ad avere tutto più chiaro, ad essere certi di questo o di quell’altro? E la risposta la dai ancora una volta:
Ti si chiarifica un po’ tutto solo se “sei in grado di guardarti davvero dentro, non devi aver paura, e io sono convinta che la paura si sconfigga col coraggio”. Proprio tu Nadia, che in questo video racconti che ti sei rotta una gamba pur di capire cosa si provasse con un gesso…
La chemio a Natale
Ecco perché la tua gioia deve essere di monito a molti! Con un sorriso immenso nel video dichiari di dover fare una chemio il 24 dicembre.
Sei stata capace di tenerti le persone giuste, “gli amici veri non ti mollano” – dici con un ghigno, e di rendere una cosa disastrosa come una chemioterapia al giorno della Vigilia l’occasione buona per rivolgere un sorriso. Tu a loro.
Poi Nadia elenca tutte le persone con le quali vorrebbe girare un ultimo video per dire grazie:
“Mia madre, persona meravigliosa. A me dispiace più per lei che per me, perché mi ha visto soffrire tanto”, e poi ci sono Max, due compagne di classe, Tommaso “che per me è come un fratello”, Davide Parenti “il Boss”, Sara, la nonna, la nipotina e anche Berlusconi. A loro vorrebbe dedicare qualche minuto per dimostrare gratitudine e per soddisfare delle curiosità.
“Dimmi un’ultima cosa se ti va”. Le chiede l’inviato, “perché vuoi registrare l’incontro con loro?”.
“Perché potrò rivedermi, loro potranno rivedersi, è come congelare un istante, una foto in movimento di noi, delle persone importanti per me”.
Le persone importanti. Ecco Nadia, se vale la pena sapere come vivere piuttosto che dare peso al quanto, tutto è più facile se che con te hai le “persone importanti”. È un inno alla vita e alla gioia, quella che ti ha contraddistinto per tutto questo tempo, quella che ha fatto in modo che quelle “persone importanti” sentissero un po’ meno dolore.
Il cancro terrorizza più di tutti. Scopre il tuo essere effimero e pare che ti costringa a far partire il conto alla rovescia. Non a caso fino a ieri non lo si nominava nemmeno, il cancro.
Ora, anche grazie alle tue parole, saremmo dei pazzi a volerlo eliminare senza nemmeno dargli il giusto nome, dei pazzi a non scremare il superfluo, a spegnere la luce prima di andare a dormire senza considerare – almeno – che accanto a te hai “le persone importanti”. E va benissimo anche se le vuoi “solo” considerare una panacea.
Il video è visibile per intero qui.
Germana Carillo