Muore la nativa americana Sioux che guidò la lotta contro il Dakota Access (mentre Biden si rifiuta di chiudere l’oledotto)

È morta LaDonna Brave Bull Allard, leader della Standing Rock Sioux Tribe, che si era opposta con tutte le sue forze alla costruzione dell'oleodotto Dakota Access Pipeline.

È morta LaDonna Brave Bull Allard, leader della Standing Rock Sioux Tribe. Insieme a tanti altri membri della sua comunità di nativi americani, si era opposta con tutte le sue forze alla costruzione dell’oleodotto della discordia: il Dakota Access Pipeline, che si estende dal Nord Dakota all’Illinois. LaDonna Allard è stata stroncata, all’età di 64 anni, da un tumore al cervello per il quale era stata operata lo sorso gennaio. Soltanto poche settimane fa aveva annunciato che il cancro era in remissione. Purtroppo, però, lo scorso sabato è arrivato l’annuncio della sua morte da parte della famiglia. 

Grazie al suo carisma e alla sua determinazione, il movimento di lotta contro l’oleodotto era riuscito a raggiungere consensi a livello nazionale. Quando nel 2016 sono iniziati i lavori di costruzione vicino alla Riserva di indiana di Standing Rock, lei ha invitato tutti a fermare quell’ecomostro, attirando migliaia di persone provenienti da varie tribù, ma anche politici e associazioni ambientaliste e per i diritti civili. 

“Se permettiamo questo gasdotto, perderemo tutto. Siamo il fiume, e il fiume siamo noi. Non abbiamo altra scelta che alzarci in piedi” scriveva LaDonna Allard. 

“LaDonna era una persona straordinaria che ha mostrato amore a tutti e la sua scomparsa è una perdita significativa per il Paese” ha detto a Native News Online Ruth Buffalo, rappresentante dello Stato del Nord Dakota. “Il suo coraggio era contagioso e stimolante. Era molto ben informata della vasta storia del paese e ha lavorato per preservare la nostra storia e i luoghi sacri “.

Per il suo impegno a difesa del suo popolo e della sua terra, LaDonna Allard ha ricevuto anche il William Sloane Coffin Jr. Peacemaker Award 2019 e ha girato diversi Paesi del mondo per partecipare a summit e conferenze in cui ha raccontato il suo impegno contro l’oleodotto Dakota Access Pipeline. 

Proprio in questi giorni è arrivata una notizia che lascia gli attivisti con l’amaro in bocca: nonostante le promesse che facevano ben sperare, il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha annunciato che per il momento non fermerà il controverso Dakota Access Pipeline mentre è in corso un’analisi ambientale. Un duro colpo per gli ambientalisti e le tribù che lottano da anni.

Purtroppo la coraggiosissima LaDonna Brave Bull Allard se ne è andata senza vedere la fine di un progetto scellerato che mette in pericolo l’ambiente e le comunità, tutelando soltanto le lobby fossili. Riposa in pace, guerriera…

Fonte: Native News Online/Twitter

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