Mosuo, l’ultimo ‘regno’ delle donne che rischia di scomparire per sempre

Mosuo, uno degli ultimi 'regni' dove le donne dirigono la comunità in una società matrilineare rischia purtroppo di scomparire per sempre.

Si chiamano Mosuo e sono una delle ultime società matrilineari rimaste al mondo. A svelarne curiosità inedite è Choo WaiHong, avvocato aziendale che, stanca della vita frenetica a cui era abituata, nel 2006 decise di partire per un viaggio alla ricerca delle sue radici cinesi. Giunse così sul Lago Lugu, intorno al quale risiede la tribù Mosuo in un luogo noto come il “Regno delle donne”.

Affascinata dai loro costumi, decise di fermarsi qui per un po’, per poi tornarci e tornarci ancora finché non finì per restarci per ben 7 lunghi anni. Da quell’esperienza indimenticabile è nato un libro, “The Tribe of Women: Life, Love and Death in the Hidden Mountains of China” (linkaffiliazione), dove svela curiosità interessanti e inedite su questa cultura affascinante.

WaiHong racconta che nella tribù Mosuo i bambini vivono nella casa di famiglia delle madri, allevati da loro stesse, da nonne, zie e zii. Uomini e donne, qui, sono liberi di avere rapporti occasionali notturni, segnalati dalla presenza di un cappello maschile appeso alla maniglia della porta della stanza femminile. Anche quando questi incontri sfociano in rapporti a vita, ed eventuali figli, le coppie non vivono comunque insieme e non si sposano. Inoltre qualunque decisione, che si tratti di denaro, proprietà, terra o bambini, spetta alle donne, che sono del tutto indipendenti dalle figure maschili.

La comunità Mosuo, stando ai dati raccolti da WaiHong, oggi include da 30.000 a 40.000 persone, e attira sempre più viaggiatori curiosi, soprattutto cinesi, a cui si è aperta circa due decenni fa.

Se un tempo, racconta WaiHong, i Mosuo erano soprattutto agricoltori di sussistenza piuttosto poveri, con una vita molto rudimentale, oggi lavorano specialmente con il turismo per merito del numero di visitatori sempre più frequenti nell’area del lago. E grazie al turismo si sono dotati di elettricità, acqua corrente, Wi-Fi, telefoni, conti in banca. Inoltre, oggi, anche i Mosuo dei villaggi più remoti hanno accesso alla scuola e in questo modo, rispetto agli antenati, possono fare lavori prima preclusi.

Ma non è del tutto una buona notizia perché i giovani si stanno sempre più adeguando alla struttura della famiglia “tradizionale” cinese, sposandosi legalmente e mettendo su famiglia in una casa separata. E così i bambini nati dalle nuove coppie non appartengono più alla grande famiglia matrilineare ma alla coppia stessa. Va da sé che la tradizione matrilineare dei Mosuo di questo passo rischia di perdersi completamente.

FONTI: The Kingdom of Women

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