Si aprono le porte della villa di Alberto Sordi, una mostra per il re della commedia all’italiana

100 anni fa, per l'esattezza il 15 giugno 1920, nasceva il mitico Alberto Sordi, re della commedia all'italiana, a cui facciamo tanti auguri.

Si aprono le porte di villa Sordi, con la mostra dedicata ad Albertone (“Il Centenario – Alberto Sordi 1920-2020”). L’esposizione è da poco aperta al pubblico, dopo il blocco causato dal coronavirus che ne aveva fermato l’inaugurazione.  Da oggi chiunque potrà entrare e scoprire i tanti segreti dell’attore italiano. 

Il 15 giugno 1920, nel Rione Trastevere, nasceva il mitico Alberto Sordi, figlio di un maestro strumentista e di una maestra. Nella sua lunga carriera recitò in circa 200 film venendo riconosciuto come uno dei maggiori interpreti della commedia all’italiana.

La sua infanzia trascorse tranquilla in quel di Valmontone, poi nel 1937 tornò a Roma per studiare canto lirico. Aveva infatti una voce da soprano e ben presto divenne doppiatore, lavorando anche in radio dove ottenne parecchia notorietà.

L’accento romano non scomparve mai e se da un lato gli causò problemi, dall’altro fu anche la chiave del suo successo. Lo compresero perfettamente Vittorio De Sica e Federico Fellini, che lo coinvolse ne “Lo sceicco bianco” e ne “I vitelloni”.

Tra il 1953 e il 1955 Sordi iniziò a essere sempre più ricercato e popolare, divenendo protagonista di film indimenticabili che hanno fatto la storia del cinema, da “Un americano a Roma” a “Un giorno in pretura” fino a “Piccola posta”.

I personaggi che interpretava erano spesso comici anche se non mancarono le interpretazioni drammatiche come ne “La grande guerra” di Mario Monicelli, dove dimostrò grande versatilità recitativa. Ma fu la commedia di costume a privilegiarlo contribuendo a renderlo interprete dei difetti dell’italiano medio. In effetti è così che in molti continuano a ricordarlo, furbetto, dongiovanni, vigliacco ma fondamentalmente buono.

Tuttavia dietro alla “maschera” dell’attore si celava una personalità molto riservata, si dice infatti che si fidasse solo della sua famiglia e fu sempre molto riservato anche sulla sua vita privata. Non ebbe figli, non si sposò mai, e l’unica relazione sentimentale accertata fu quella con Andreina Pagnani.

In occasione del centenario, quindi, parte finalmente la mostra “Il Centenario – Alberto Sordi 1920-2020” proprio nella sua villa romana alle Terme di Caracalla.

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