Addio David Sassoli, presidente “gentile”‘ del Parlamento Europeo

Volto storico della redazione del TG1, impegnato nella politica fino alla carica di Presidente del Parlamento Europeo

Volto storico della redazione del TG1, impegnato nella politica fino alla carica di Presidente del Parlamento Europeo. Cordoglio unanime del mondo politico

Il Parlamento Europea piange il suo Presidente, David Sassoli. Solo lo scorso dicembre Sassoli aveva annunciato di essere guarito da una “brutta polmonite” dovuta al batterio della legionella (come aveva spiegato lui stesso in un video sul proprio profilo Twitter) che non gli aveva permesso di partecipare ad alcuni eventi importanti della vita politica dell’Unione – primo fra tutti il discorso tenuto dalla Presidente Ursula von der Leyen in seduta plenaria del Parlamento sullo stato dell’UE. Sempre a dicembre, Sassoli aveva annunciato che non si sarebbe ricandidato alla guida del Parlamento UE – per questo, nei prossimi giorni, erano previste le elezioni del nuovo Presidente.

Lo scorso 26 dicembre l’annuncio di un nuovo ricovero, presso il Centro oncologico di Aviano (Pordenone), dove era stato trasferito per complicazioni dovute ad una grave disfunzione del sistema immunitario. L’annuncio della sua morte, rimbalzato subito su tutte le testate del mondo, è stato dato via Twitter dal suo portavoce Roberto Cuillo, che già ieri aveva annunciato la cancellazione di tutti gli impegni ufficiali del Presidente per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute.

Nato a Firenze nel 1956, una laurea in Scienze Politiche, David Sassoli aveva iniziato la sua carriera nel mondo del giornalismo – dapprima nella carta stampata e poi in televisione, dove era divenuto conduttore e poi vicedirettore del TG1. Dopo il ritiro dal giornalismo, si era dedicato alla politica attraverso la sua adesione al Partito Democratico (2009) e il suo incarico di deputato europarlamentare. Il 3 luglio del 2019 era stato eletto Presidente del Parlamento Europeo. Tra i punti di forza della sua azione politica ricordiamo l’impegno per la liberazione dell’attivista politico russo Aleksej Naval’nyj, per la ripresa dell’economia dopo la crisi sanitaria dovuta al Covid, per la creazione di un Unione Europea più giusta ed equa.

Unanime il cordoglio di tutte le forze politiche e dell’opinione pubblica, che si esprime anche attraverso i numerosissimi messaggi che già dalle prime ore dell’alba hanno iniziato ad affollare i social:

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Fonti: Roberto Cuillo / ANSA

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