La sentenza storica è un duro colpo per i missionari evangelici, che nel Brasile di Bolsonaro credono di essere al di sopra della legge
Proibito ai missionari entrare nella Valle Javari, terra ancestrale della più grande concentrazione di popoli incontattati esistente sulla Terra. La sentenza storica è un duro colpo per i missionari evangelici, che nel Brasile di Bolsonaro credono di essere al di sopra della legge.
La causa era stata avviata da UNIVAJA, l’organizzazione indigena della Valle Javari, per contrastare gli sforzi concertati dai missionari per raggiungere le comunità isolate, soprattutto ora che l’emergenza COVID-19 rischia di sterminare del tutto gli ultimi popoli incontattati.
Nella sentenza vengono elencati nominalmente diversi missionari – Andrew Tonkin, Josiah McIntyre e Wilson de Benjamin – e New Tribes Mission (Ethnos360), ma la decisione vale per tutti i missionari che stanno cercando di entrare nella Valle.
“Non potevamo sperare in un esito migliore. La legge dovrebbe essere uguale per tutti, e UNIVAJA, che rappresenta le comunità indigene della Valle Javari, sta difendendo il diritto dei nostri popoli a scegliere liberamente secondo ciò che ritengono sia meglio per loro. Queste scelte spettano soltanto a noi, ai popoli indigeni! Spero che questa sentenza ricordi ai Cristiani che il più grande insegnamento divino è quello di amare e rispettare gli altri!”, ha detto Eliesio Marubo, l’avvocato indigeno che agisce per UNIVAJA, a Survival.
New Tribes Mission, una delle più grandi organizzazioni missionarie fondamentaliste del mondo, aveva recentemente annunciato dei piani per contattare le tribù della Valle Javari, e aveva acquistato un elicottero per farlo. Un enorme rischio per gli indigeni, soprattutto ora che il coronavirus è già penetrato in Amazzonia. Le conseguenze potrebbero essere devastanti.
Ora si spera che le autorità brasiliane agiscano immediatamente per far rispettare la sentenza:
“devono espellere tutti i missionari dalla Valle Javari e assicurarsi che non provino a tornarvi di nascosto, così come hanno già fatto in passato”, conclude Fiona Watson, direttrice del dipartimento Ricerca e Advocacy di Survival International.
Fonte: Survival International
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