Il Miracolo di Natale: a Cagliari la scalinata di Bonaria si riempie di pacchi per i più poveri

Si è chiusa con numeri da record l'edizione numero 23 del Miracolo di Natale che ogni anno si ripete a Cagliari e in altre città sarde.

Buste piene di ogni cosa, dal cibo ai pannolini ai giocattoli: è il Miracolo di Natale che da 23 anni si ripete a Cagliari, e che da qualche tempo vede la partecipazione anche di molti altri comuni sardi. L’ultimo, svoltosi lo scorso 18 dicembre, è stata un’autentica esplosione di solidarietà.

Ogni anno una scalinata, quella di Nostra Signora di Bonaria del capoluogo cagliaritano, viene letteralmente invasa da borse cariche di alimenti, come pasta o pelati, oppure pannolini, omogeneizzati e giocattoli. Un viavai di gente che lascia qualcosa, un piccolo dono per chi non può permettersi tanto.

Quest’anno, però, a causa del maltempo non è stata coperta come sempre la gradinata di Bonaria, ma il risultato è stato comunque da record: sono state superate, infatti, le 16 tonnellate e mezzo raccolte l’anno scorso, dando così una mano a circa 1500 famiglie sarde.

Siamo molto contentidichiara Gennaro Longobardi, presentatore e promotore dell’iniziativa – abbiamo superato la raccolta di merce dello scorso anno, questa è stata l’edizione più copiosa di tutti gli altri anni”.  Erano tanti i volontari che durante tutta la giornata hanno aiutato a smistare le merci e portarle al riparo dalla pioggia, lungo le gradinate della Chiesa di Bonaria.

Da Cagliari l’iniziativa ha conquistato anche il cuore di altre città: PortoTorres – Sassari – Olbia – Bosa – Iglesias – Decimomannu – Guasila – Domusnovas – Villacidro – Villaputzu – Monserrato – Selargius – Sestu – Quartucciu – Quartu Sant’Elena.

In tutte non sono mancate pacchi per i bisognosi assistiti dal Centro Diocesano di Assistenza.

miracolo natale cagliari

Decine di volontari e associazioni hanno accolto così centinaia di persone che, nonostante la pioggia battente, hanno contribuito con un semplice gesto a rendere di molti un po’ meno triste.

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