Spose bambine: la Somalia consentirà i matrimoni precoci e le unioni forzate dopo violenza sessuale

In Somalia, il parlamento sta valutando un disegno di legge che consentirebbe il matrimonio precoce delle bambine

Non si arrestano le proteste in Somalia dopo che il Parlamento sta valutando un disegno di legge che consentirebbe il matrimonio precoce una volta che gli organi sessuali di una bambina saranno sviluppati e consentirebbe, post violenza sessuale, l’unione forzata se la famiglia darà il proprio consenso.

Anni di battaglie per garantire maggiori diritti alle donne e poi una proposta che annullerebbe tutto. La Somalia rimane uno dei paesi più conservatori al mondo e il nuovo progetto di legge sui crimini legati ai rapporti sessuali “rappresenterebbe una grave battuta d’arresto nella lotta contro la violenza sessuale in Somalia e in tutto il mondo” e dovrebbe essere ritirato immediatamente, ha detto in una dichiarazione il rappresentante speciale delle Nazioni Unite Pramila Patten.

Secondo un’analisi delle Nazioni Unite tra il 2014 e il 2015, più del 45% delle bambine in Somalia si sono sposate prima dei 18 anni. Nel 2013, il paese aveva promesso di migliorare la condizione delle donne, ma in tema di reati sessuali nessun disegno di legge è mai stato approvato.

Il nuovo disegno di legge “rischia di legittimare i matrimoni precoci tra le altre pratiche allarmanti, e questo deve essere impedito”, ha detto Michelle Bachelet, capo delle Nazioni Unite per i diritti umani, avvertendo che la sua approvazione “manderebbe un segnale preoccupante agli altri stati della regione”.

Per questo, migliaia di persone protestano e hanno lanciato anche una petizione locale. Il nuovo controverso disegno di legge arriva mentre i gruppi per i diritti delle donne si preoccupano apertamente che la pandemia di coronavirus e le relative restrizioni ai viaggi in Somalia abbiano peggiorato la violenza contro le donne e le mutilazioni genitali femminili. Quasi tutte le donne e le ragazze somale sono state sottoposte a tale pratica.

Circa il 68% delle oltre 300 organizzazioni che opera nel paese, ha segnalato un aumento della violenza di genere, compreso lo stupro, dall’inizio della pandemia. Quasi un terzo degli intervistati ha affermato di ritenere che i matrimoni precoci siano aumentati in parte a causa delle pressioni economiche e in parte perché le scuole sono state chiuse, senza dimenticare che con l’accesso limitato alle strutture sanitarie, i rischi per la salute delle donne sono altissimi.

Fonte: ABC

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