Marzio Bossi, il “donatore di voce” che a 85 anni ha ritrovato la vocazione leggendo i libri a chi non può vedere

Marzio Bossi è diventato un donatore di voce dopo la pensione: registra audiolibri per le persone cieche permettendo anche a loro di godere del piacere della letteratura

All’età di 85 anni, Marzio Bossi ha trovato una nuova vocazione che riempie le sue giornate di significato. Dopo una lunga carriera come ingegnere e dirigente, Bossi ha deciso di dedicarsi completamente al volontariato, trasformando la sua pensione in un’opportunità per aiutare chi è meno fortunato.

Ogni giorno, dalla sua mansarda a Bologna, si dedica alla registrazione di audiolibri per persone cieche. La sua avventura nel mondo del volontariato come donatore di voce è iniziata quasi per caso, quando ha visto un annuncio su un giornale che cercava lettori per il Centro Internazionale del Libro Parlato “A. Sernagiotto che si occupa di contenuti culturali per le persone cieche.

Affascinato dalla proposta, Bossi ha superato un provino leggendo un passaggio di un libro di informatica e, dopo aver frequentato corsi di dizione e acquistato l’attrezzatura necessaria, ha cominciato a registrare libri.

Passa oltre 1000 ore all’anno a registrare

La sua passione per la lettura si riflette nella varietà delle opere che ha registrato, che spaziano da “Se questo è un uomo” di Primo Levi e il Corano, a saggi scientifici e manuali tecnici. Tra le sue letture più disparate ci sono “Storia della decadenza e caduta dell’impero romano” di Edward Gibson, che ha trovato particolarmente interessante, e “Cinquanta sfumature di grigio” di E. L. James, che ha ammesso di considerare più imbarazzante.

Bossi racconta che l’unico inconveniente durante le sue sessioni di registrazione è il rumore delle cicale, che a volte costringe a riprendere il lavoro da capo. Nonostante queste piccole difficoltà, la sua dedizione è evidente, tanto che passa oltre 1000 ore all’anno a registrare e è anche riuscito a coinvolgere alcune donne in carcere facendole diventare a loro volta donatrici di voce.

I beneficiari delle sue letture lo contattano spesso per esprimere gratitudine e raccontare come i suoi audiolibri abbiano arricchito le loro vite. Un esempio è Renzo Del Conti, uno studente di Trieste che ha potuto completare il suo percorso di laurea in ingegneria chimica grazie alle registrazioni di Bossi anche se non è stato semplice rendere a voce le formule e gli impianti.

Marzio Bossi non solo contribuisce a rendere accessibili opere letterarie a chi non può leggerle, ma riscopre anche il piacere della letteratura attraverso la sua voce. La sua storia è un esempio di come la pensione possa rappresentare una nuova e significativa opportunità per dare un contributo alla comunità.

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