Antonella e Giovanni, affetto da sindrome di Down, si sono laureati insieme in Scienze Motorie, a dimostrazione di come l’amore tra mamma e figlio possa andare oltre qualsiasi ostacolo
Si sono laureati lo stesso giorno Antonella Maccarrone e Giovanni Trovato, mamma e figlio di Troina, in provincia di Enna. Giovanni, nato con la sindrome di Down e diplomato in ragioneria, ha deciso di laurearsi durante la pandemia.
La loro sfida è iniziata proprio in quel momento, quando tutta la famiglia si è ritrovata chiusa in casa per le restrizioni legate all’imperversare del Covid. Il ragazzo proprio non ne voleva sapere di rimanere ad aspettare che tutto passasse, voleva investire la sua energia in qualcosa di concreto.
E così ha voluto dedicarsi allo studio. Giovanni è cintura nera primo dan di Karate, disciplina in cui ha sempre gareggiato con i ragazzi normodotati, e sogna di diventare istruttore sportivo. La laurea in Scienze Motorie gli è sembrata la scelta più naturale.
La tesi sugli effetti del Covid nella preparazione atletica degli arbitri di calcio
La mamma, che non lo ha mai lasciato solo, ha voluto accompagnarlo anche in questo percorso, iscrivendosi con lui. Lei impostava lo studio, poi andava a lavoro, essendo insegnante di sostegno. Quando tornava, Giovanni aveva già studiato, ma approfondivano meglio insieme.
I tre anni sono volati ed è arrivato il momento di discutere la tesi, in cui – proprio ispirato dal momento in cui ha deciso di iscriversi – ha analizzato gli effetti del Covid nella preparazione atletica degli arbitri di calcio.
E a quanto pare Giovanni ci ha preso gusto, dato che, dopo la discussione della tesi, ha ventilato persino la possibilità di prendere la laurea specialistica. Se la mamma ha spiegato di essere stanca del lungo percorso, il figlio non lo è affatto, ma anzi è motivato ad andare oltre questo primo traguardo conseguito.
Giovanni ha voluto dedicare la sua laurea alla mamma
I due non hanno detto a nessuno il percorso universitario intrapreso online. Solo quando hanno dato l’ultima materia, hanno confessato ad amici e parenti fin dove erano arrivati, per festeggiare tutti insieme la laurea congiunta.
Una laurea di cui Giovanni non potrebbe essere più fiero e che ha dedicato proprio alla mamma che gli ha permesso di concretizzare il suo sogno e che ha sempre creduto in lui. Parole dolci anche da parte di Antonella che ha raccontato di come con lui abbia saputo sopportare ogni dolore e superare ogni difficoltà, affrontandole con dignità.
Quello di Antonella e Giovanni è l’ennesimo esempio di come si possano abbattere quelle barriere preconcette che la società ci impone. Ma non solo: è l’esempio di un amore immenso tra mamma e figlio che va oltre ogni avversità e che spinge entrambi a dare il meglio di sé, supportandosi l’una con l’altro.
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