Un altro riconoscimento per Malala Yousafzai, la diciannovenne attivista pakistana, già premio Nobel per la Pace ha ricevuto la cittadinanza onoraria canadese.
Un altro riconoscimento per Malala Yousafzai, la diciannovenne attivista pakistana, già premio Nobel per la Pace ha ricevuto la cittadinanza onoraria canadese.
In occasione della sua visita ufficiale al Parlamento di Ottawa, il Primo Ministro Justin Trudeau, le ha consegnato l’importante riconoscimento.
Malala, oltre ad essere già tra i dieci premi Nobel più giovani del mondo, è adesso anche la persona più giovane ad aver ricevuto la cittadinanza onoraria grazie al suo impegno per i diritti delle donne.
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Prima di lei avevano ottenuto la cittadinanza onoraria canadese Nelson Mandela, Aung San Suu Kyi, il Dalai Lama, l’Imam dei musulmani Ismailiti Nizariti Aga Khan e il diplomatico svedese Raoul Wallenberg.
Trodeau ha ringraziato Malala per le sue battaglie a favore dell’educazione femminile, ma anche per il suo impegno nei confronti dei rifugiati, indicandola come “probabilmente la più coraggiosa cittadina canadese”.
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“La sua storia è quella di una ragazza normale che fa cose straordinarie: un’eroina che quotidianamente difende senza paura le bambine e le ragazze che in diverse parti del mondo non possono andare a scuola. È una persona incredibilmente umile”, ha commentato Trudeau.
“Chi uccide nel nome dell’islam non è un musulmano”, ha detto durante il suo discorso Malala, già famosa per un’altra frase, pronunciata ad appena 15 anni: “Senza istruzione non ci sarà mai la pace”.
Nel 2012, l’attivista era rimasta gravemente ferita durante un attacco dei Talebani. Un colpo alla testa, mentre stava tornando a casa da scuola a Mingora, nella valle di Swat. Tre anni prima, aveva scritto un testo raccontando ciò che succedeva nelle scuole femminili per mano appunto dei talebani.
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Il suo impegno non si è mai fermato, nel 2014 aveva ricevuto il Premio Nobel per la pace grazie al suo impegno per i diritti civili e il diritto all’istruzione delle ragazze nei paesi musulmani.
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Il riconoscimento a Malala era già stato annunciato anni fa e la cerimonia si sarebbe dovuta svolgere il 22 ottobre del 2014, poi cancellata in seguito all’attentato al Parlamento di Ottawa, nel quale morì uno dei soldati di guardia.
Dominella Trunfio