Da circa 70 anni trascorre gran parte della sua esistenza all'interno di un polmone d'acciaio, in cui è costretto a restare immobile e dal quale sbuca soltanto la testa: è la straordinaria storia di Paul Alexander, sopravvissuto alla poliomielite quando era bambino. Nonostante le mille difficoltà, non ha mai perso la scintilla della curiosità e il desiderio di andare avanti
Ci sono storie che meritano di essere conosciute perché ci ricordano che la forza interiore, a volte, può davvero superare qualsiasi ostacolo, persino quelli più insormontabili. Una è sicuramente quella di Paul Alexander, avvocato e scrittore americano che vive da oltre 60 anni all’interno di un polmone d’acciaio.
La sua esistenza è cambiata bruscamente quando aveva appena 6 anni e perse le sue abilità motorie e la capacità di respirare autonomamente a causa della poliomielite, temuta malattia infettiva che colpisce soprattutto i neuroni motori del midollo spinale.
Arrivato in ospedale – dove si trovavano ricoverati tanti altri bimbi vittime dell’epidemia scoppiata in Texas – rischiò di morire, ma un medico si accorse che non respirava più e lo salvò trasferendolo in un enorme macchinario per la ventilazione artificiale, in cui a restare fuori è soltanto la testa del paziente.
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Una vita piena di traguardi e speranza, nonostante gli enormi ostacoli
Da allora la sua infanzia si interruppe bruscamente e la sua vita non fu più la stessa, visto che si ritrovò costretto per gran parte del suo tempo a restare dentro il polmone d’acciaio per sopravvivere. Per fortuna, grazie all’aiuto di un fisioterapista, l’uomo ha poi appreso anche una tecnica nota come “respiro glossofaringeo” che gli permette di passare dei periodi fuori dal macchinario.
Ma, nonostante ciò, Paul non ha mai perso il sorriso e la voglia di migliorare e scoprire il mondo. Sono sempre stato una persona curiosa – ha raccontato nel corso di un’intervista rilasciata al blog Gizmodo. – I miei genitori mi hanno insegnato a usare la mia energia e la mia intelligenza per essere produttivo.
All’età di 21 anni ha raggiunto il suo primo traguardo, divendendo il primo studente diplomato in un liceo di Dallas senza frequentare di persona le lezioni. Poi, qualche anno dopo, è riuscito a laurearsi all’Università del Texas di Austin. Paul Alexander non si fece scoraggiare dai tanti ostacoli e divenne persino uno stimato avvocato a Dallas. Alle sedute in tribunale si presentava in mise elegante su una sedia a rotella, appositamente modificata per lui.
Nel 2020 l’uomo sopravvissuto alla poliomelite ha pubblicato un libro autobiografico – la cui stesura ha richiesto oltre 8 anni – dal titolo “Three Minutes for a Dog. Per scriverlo Paul Alexander si è avvalso del supporto prezioso di un amico a cui ha dettato le parole, oltre ad aver utilizzato un bastone di plastica e una penna per battere sulla tastiera.
Qualche mese fa l’uomo è entrato nel Guinness World Records per aver trascorso ben 70 anni all’interno di un polmone d’acciaio. Oggi Paul Alexander, che ha affrontato sfide inimmaginabili con grande determinazione e serenità, è fonte d’ispirazione per tanti.
La sua incredibile vicenda ci riporta alla mente la travagliata storia della giornalista e attivista italiana Rosanna Benzi, nota per aver vissuto per 29 anni in un polmone d’acciaio dopo essere stata colpita da poliomielite.
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Anche lei, pur restando praticamente immobile, è riuscita a fare grandi cose e a portare avanti diverse battaglie a favore dei diritti delle persone disabili.
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Fonte: Guinness World Records
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