Bibliobottiglie: quando il libro è incorporato direttamente nell’etichetta del vino

Sorseggiare un rosso e leggere un buon libro contemporaneamente: ecco com'è possibile con il prgoetto di Librottiglia.

Un Passito a suon di poesie o un Chianti con due righe di pura irriverenza? Questa azienda si è inventata un modo nuovo di unire due piaceri assoluti della vita: il buon vino e la lettura.

È Librottiglia, il progetto messo a punto dall’agenzia Reverse Innovation, una sorta di “tannica” condivisione di piacevoli intenti: sorseggiare un rosso e leggere contemporaneamente.

Librottiglia è infatti una collana che abbina il piacere della lettura alla degustazione di vini di alto livello. Uno studio accurato che ha portato a unire le caratteristiche di ogni prodotto a un preciso genere narrativo, “per dar vita – si legge nel sito – a esperienze eno-letterarie basate sul perfetto equilibrio tra le suggestioni sensoriali e gli scenari immaginati nei racconti”.

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Librottiglia nasce come progetto nel 2015, da una idea che ha preso forma in Reverse Innovation, agenzia specializzata in innovazione con un particolare focus sul mondo del packaging. Edizione dopo edizione, le bottiglie si distinguono per il “label book”, un piccolo libro che funge da etichetta frontale della bottiglia. 

Per l’ultima edizione, sono stati coinvolti sei autori, una raccolta di piccole ed emozionanti storie che accompagnano la selezione di vini, mentre il formato speciale da 375ml è stato scelto come contenitore ideale per esprimere il concetto del progetto: un breve racconto da leggere mentre si sorseggiano due calici di un vino d’eccellenza.

Con il Passito, per esempio, troviamo “Notte.una.a.una” di Michele Navarro, una selezione di poesie estratte dalla raccolta a cura della casa editrice Lamparina Luminosa e che racconta un tipo di notte per ogni stato di spirito. Mentre con il Roero c’è “Pescatore perfetto”, del cantautore Marco Iacampo, che parla di un semplice hobby che diventa una passione, scelto proprio per accompagnare l’intensità del vino rosso Roero. 

Non c’è che l’imbarazzo della scelta e la voglia, perché no, di ritagliarci un momento di relax tutto nostro. 

Fonte: Librottiglia

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