Samuel ha scritto una lettera a Babbo Natale chiedendogli un regalo speciale: una protesi per il suo femore. Il Centro Protesi Inail di Budrio ha assicurato che gliela farà avere a gennaio, nonostante l’acqua che per la terza volta in due anni ha allagato i piani inferiori della struttura
Samuel, un bambino di sei anni del Veneto, ha scritto una lettera a Babbo Natale chiedendo un regalo davvero speciale: una protesi per il suo femore colpito da una rara malformazione diagnosticata ancora prima della nascita.
La sua è una storia di resilienza e speranza, segnata da viaggi in vari ospedali italiani e dalla determinazione dei suoi genitori di garantirgli una vita il più normale possibile. Nella lettera, Samuel racconta i momenti difficili affrontati dalla sua famiglia da quando, ancora nel grembo della madre, si era prospettata una diagnosi complessa.
Finché ero ancora nella pancia ai miei genitori è stato detto di questa patologia e sembrava che l’unica soluzione fosse non farmi nascere. Per fortuna ho trovato un ginecologo bravissimo che, dopo alcune visite, li ha indirizzati a Verona, dove hanno capito che il mio cuore funzionava bene.
Samuel è stato seguito anche all’ospedale Gaslini di Genova, dove un ortopedico ha rassicurato i genitori sostenendo di stare tranquilli e che il bambino non lo avrebbe tenuto fermo nessuno. Nonostante le difficoltà, Samuel non si lascia abbattere e scrive:
Va beh, sono bellissimo anche se ho la gambetta corta.
Samuel è stato inserito in lista: la protesi arriverà a gennaio
Samuel ha anche un suggerimento: rivolgersi al “super famoso Centro Protesi Inail di Budrio”. Ma anche Babbo Natale in questo caso può far fatica. Il regalo richiesto, infatti, è legato a una situazione complessa: l’alluvione che ha colpito il Centro Protesi Inail di Vigorso di Budrio, eccellenza italiana nella produzione di protesi, ha ritardato la consegna della sua nuova protesi, la quinta della sua vita.
L’acqua per la terza volta in due anni ha sommerso i piani inferiori della struttura, bloccando la produzione per diversi mesi. A ciò si aggiunge il fatto che la protesi di Samuel richiede una lavorazione particolarmente complessa, essendo pensata per una malformazione e non per un’amputazione.
Nonostante le difficoltà, il Centro Protesi ha garantito alla famiglia che Samuel è stato inserito in lista e sarà chiamato non appena la struttura riaprirà, prevista per gennaio. Insomma, un bellissimo regalo di Natale per il piccolo che non ha desideri materiali, quanto uno ben più profondo di giocattoli e videogames: rimettersi in salute e poter correre e camminare felice come tutti i suoi coetanei.
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