È il 28 gennaio 1958 quando viene depositato un brevetto relativo a degli innovativi elementi da costruzione giocattolo: diventeranno in breve i mattoncini Lego, che quindi quest'anno compiono 65 anni. È l'inizio di una storia affascinante.
La Lego nasce in Danimarca (il quartier generale è oggi a Billund, dove sorge un enorme parco giochi), ma il patent diventa ben presto internazionale: concesso nello Stato originario il 21 gennaio 1959, il 24 ottobre 1961 anche negli Usa.
Qui però viene indicato come inventore Godtfred Kirk Christiansen diventato amministratore delegato di LEGO nel 1957, invece di Ole Kirk Christiansen che ha fondato l’azienda. Infatti Ole muore l’11 marzo 1958, appena sei settimane dopo la data di deposito in Danimarca.
Elementi costitutivi, strisce o parti di edifici simili da assemblare – si legge sul brevetto – senza l’uso di elementi aggiuntivi, dotati di fori, scanalature o protuberanze complementari, ad es. con sporgenze primarie che si adattano in spazi complementari tra sporgenze secondarie
©Christiansen Godtfred Kirk/US3005282A
Una storia affascinante, che ha fatto giocare intere generazioni e che non smette di farlo neppure oggi. La Lego è infatti diventata un produttore di giocattoli mondiale, espandendosi per includere molti diversi tipi di pezzi. Tuttavia i mattoni prodotti oggi continuano a connettersi con quelli realizzati nel 1958.
Ma, come molte lunghe storie, neppure questa è priva di ombre. I mattoncini da costruzione “autobloccanti” furono inventati infatti prima da Harry Fisher Page, in Inghilterra, al culmine di una serie di brevetti, e apparvero nei negozi alla fine degli anni ‘40.
Un’azienda danese, che produceva giocattoli in legno, si accorse del potenziale di quei mattoncini: come riporta The Brighton Toy and Model Museum, un rappresentante portò alla ditta alcune copie di quei mattoncini e suggerì di acquistare una macchina che li producesse in modo automatico.
©Harry Fisher Page/Espacenet
Era la Lego, che brevettò l’invenzione facendo alcune modifiche per evitare sovrapposizione con i prodotti di Page, ma soprattutto depositando in Danimarca, dove non erano stati estesi i lavori del “precursore”. Esportato poi tutto negli Usa, l’azienda decollò.
Un deluso Page, purtroppo, si tolse la vita, ma sembra che non si sia reso conto che la Lego era esplosa sul mercato a partire da copie non autorizzate dei suoi mattoncini. Alla sua morte, comunque, l’azienda danese acquisì i diritti dei disegni originali dalla figlia dell’inventore, che, con tutte le modifiche del caso, restano comunque la vera base di quello che sono i Lego oggi.
Nei decenni sono cambiate molte collezioni, dedicate ai più piccoli e ai più grandi, e, più recentemente, anche con un occhio alla sostenibilità e all’inclusione dei più deboli, ma tutte con lo stesso principio, descritto in quel documento che compie 65 anni.
Buon compleanno Lego!
Fonti: Google Patents US3005282A / The Brighton Toy and Model Museum / Harry Fisher Page/Espacenet
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