Il coniglio lunare è una creatura diffusa nel folklore dell'Estremo Oriente, presente anche nella mitologia Maya. Ecco la leggenda che racconta la sua storia e racchiude un prezioso insegnamento
Nella mitologia e nel folklore di diversi paesi dell’Estremo Oriente, dalla Cina alla Corea fino al Giappone, compare spesso la figura del coniglio lunare, una creatura misteriosa che vive sulla Luna. Persino la mitologia Maya ne fa menzione e non a caso “Ixchel”, divinità Maya della luna, spesso è raffigurata insieme al coniglio.
Ne parla anche un’antica leggenda buddhista incentrata sulla storia di quattro amici animali: un coniglio, uno sciacallo, una scimmia e una lontra che, impietositi da un mendicante stanco e affamato, decisero di aiutarlo offrendogli del cibo.
Ognuno di loro gli portò qualcosa di diverso: la scimmia, che era molto agile, raccolse della frutta dagli alberi, lo sciacallo rubò del cibo in una casa, la lontra pescò del pesce. Tutti tranne il coniglio, che non avendo nulla da offrire se non l’erba di cui era solito nutrirsi, decise di offrire se stesso lanciandosi nel fuoco, donando la sua carne.
Per merito del mendicante, che era in realtà una potente divinità, il coniglio non bruciò. Colpito dalla sua nobiltà d’animo e dal suo spirito caritatevole, la divinità decise di condurlo con sé sulla luna, in modo che fosse ricordato eternamente da tutti.
In un’altra versione della leggenda la divinità disegnò l’immagine del coniglio sulla superficie lunare per ricordare a tutti gli uomini l’importanza del suo esempio, incoraggiandoli a essere altrettanto caritatevoli e solidali.
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