Le Fate ignoranti: da domani in TV la serie tratta dal film di Ozpetek che cambiò la società (e che oggi ritorna più attuale che mai)

Dopo un film uscito in sordina che ha lanciato Ferzan Özpetek nel firmamento del cinema italiano e non solo, arriva la serie-evento che riavvolge il racconto per indagare nell’animo e nei tormenti dei personaggi descritti con accuratezza sullo sfondo della città eterna

Il film cult di Ferzan Özpetek, Le fate ignoranti, diventa una serie tv disponibile dal 13 aprile sulla piattaforma Disney+: otto episodi da cinquanta minuti ciascuno per raccontare, con lo sguardo e l’abilità del regista turco, le relazioni e i sentimenti nella loro vasta gamma sullo sfondo di Roma tra terrazze panoramiche e monumenti iconici. Difficile raccogliere l’eredità di un successo, partito in sordina e poi esploso, a 20 anni da quell’esordio nelle sale cinematografiche è più attuale che mai nelle tematiche trattate.

Dal film alla serie tv

La notizia della realizzazione della serie de Le Fate Ignoranti era arrivata nel maggio 2019 dallo stesso Özpetek mentre era a Palermo dove aveva ricevuto la laurea honoris causa in Scienze dello spettacolo e la cittadinanza onoraria. Il regista ricorda il periodo in cui aveva girato il film come un momento felice per l’Italia e il mondo in generale, dove era palpabile il sentimento di apertura, accoglienza delle diversità e fiducia nel prossimo: oggi le cose sono cambiate tanto da avvertire un po’ di malinconia per quell’atmosfera che non si respira più.

La serie mantiene il nucleo centrale: Antonia (Cristiana Capotondi) perde suo marito Massimo (Luca Argentero) a causa di un incidente in moto: scoprirà così che Massimo ha avuto per più di un anno una relazione con un giovane uomo, Michele (Eduardo Scarpetta), e conoscerà una parte a lei ancor sconosciuta della vita dell’uomo che amava e pensava di conoscere. Antonia verrà strabiliata da quel mondo che aveva già accolto Massimo.

Diversi punti di vista

La narrazione si focalizza sul “pre” della storia narrata nel film e anche sulle varie personalità degli amici che per diversi mesi hanno arricchito la vita di Massimo. Oltre ai tre protagonisti, ritroviamo tra gli altri anche Serra, sempre interpretata da Serra Yilmaz; approfondito il personaggio di Veronica che ha il volto di Carla Signoris, la mamma di Antonia. Una nuova coppia fa il suo ingresso, quella di Annamaria e Roberta interpretate rispettivamente da Ambra Angiolini e da Anna Ferzetti che mettono in scena la relazione e il legame tra due donne.

Altra protagonista è la musica: la colonna sonora è affidata alla voce di Mina che interpreta con la sua innata maestria la canzone “Buttare l’amore”, colonna sonora di questa serie che aggiunge quel graffio in più all’atmosfera creata dal regista.

Il tempo de Le Fate ignoranti

Il mondo che fa da sfondo alle vite è cambiato rispetto a quello del marzo 2001: non erano ancora cadute le Torri Gemelle, la colonna sonora di molte giornate era l’accattivante I can’t get you out of my head di Kylie Minogue, al cinema era appena uscito L’ultimo bacio di Gabriele Muccino che indugiava sui 30enni dell’epoca. Poi è la volta di questo gioiello su pellicola che approda in circa 50 sale e grazie al passaparola del pubblico viene proiettato in oltre 250 sale, ottiene 4 Nastri d’Argento, 4 ciak d’oro, 3 Globi d’oro, le nomination alla Berlinale e ai David di Donatello.

Un film senza tempo

Uno sguardo nuovo su un mondo, quello dei sentimenti, per raccontare con delicata franchezza un universo più ampio del “classico” racconto da crisi matrimoniale uomo-donna. Si scende nella realtà più vera e complessa, composta da verità faticose, dalla narrazione di passioni a volte scomode perché pongono di fronte a domande su chi si è nel profondo, su come si vorrebbe vivere e su come si deve vivere la quotidianità e l’amore.

E poi c’è l’amicizia, la forza del gruppo in cui ci si riconosce e diventa la famiglia che si sceglie di avere, dove trovare conforto, confronto, franchezza e dove  lasciar cadere la maschera che si indossa altrove. Non per niente il punto di ritrovo è una terrazza dove guardare i tetti della città, dove condividere pasti e parole, una zona franca che è anche un fortino. L’amore e l’amicizia sono i due specchi davanti ai quali i protagonisti del film prima e della serie ora sono posti per guardarsi con sincerità, per ampliare le proprie vedute, per liberare sé stessi.

C’è un motivo per cui questo film non invecchia: l’universalità e l’attualità dei grandi temi che racconta. La paura di essere discriminati e non accettati per quello che si è veramente; il malessere che deriva dal tradimento dei sentimenti e che scava un solco nell’anima ancora più profondo ancora del tradimento carnale; la forza che offre il “gruppo di sostegno” degli amici.

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Fonti: Disney+

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