Il lavaggio dei nostri capi d'abbigliamento è responsabile dell'85% delle microplastiche presente negli oceani di tutto il mondo - ecco perché è così importante ripensare al modo in cui ci vestiamo e laviamo ciò che indossiamo
Le microplastiche sono ormai diffusissime: non c’è angolo del Pianeta che non ne sia invaso, e uno studio recente ha evidenziato la loro presenza addirittura nel sangue umano. Se una parte delle particelle proviene da rifiuti abbandonati e plastica galleggiante nei mari e nei fiumi, che si degrada per effetto della luce solare, la maggior parte delle microplastiche deriva invece dai nostri vestiti.
È stato dimostrato che l’85% delle microplastiche presenti nelle acque di lavaggio dei nostri abiti in tessuti sintetici – come acrilico, poliestere e jersey. Questi, lavaggio dopo lavaggio, rilasciano nell’acqua centinaia di migliaia di minuscole particelle, che vanno a inquinare i corsi d’acqua e, conseguentemente, i nostri oceani.
Comprendiamo quindi quanto le nostre abitudini di lavaggio giochino un ruolo molto importante nel danneggiamento delle acque – o nella loro salvaguardia, se adottiamo scelte di abbigliamento e modalità di lavaggio più sostenibili.
(Leggi anche: L’asciugatrice è l’elettrodomestico che rilascia più microplastiche di tutti, anche più della lavatrice)
Con questo obiettivo bene in mente, la casa produttrice di elettrodomestici Grundig ha immesso sul mercato tre modelli di lavatrici dotate di speciali filtri in grado di “trattenere” le microplastiche rilasciate dai tessuti a ogni lavaggio fino al 90%fi. La tecnologia si chiama FiberCatcher ed è già in vendita nel Regno Unito ad un prezzo di circa 550 euro.
Ecco i tre nuovi modelli proposti dall’azienda (@Grundig)Unico inconveniente, minimo se pensiamo al beneficio che questa lavatrice può apportare all’ambiente, è la necessità di sostituire il filtro ogni sei mesi circa. Acquistando la lavatrice, si riceveranno già due filtri, realizzati per il 98% da materiali riciclati; è possibile acquistare poi nuovi filtri sul sito dell’azienda, ad un costo minimo (circa 13 euro).
Come scritto sul sito dell’azienda, la speciale tecnologia “acchiappa-microplastiche” non si attiva ad ogni lavaggio, ma solo sui programmi di lavaggio sintetici (Sintetici, Maglie, Sport) – questo per allungare la vita del filtro: in questo modo, infatti, solo le microfibre sintetiche, che attualmente sono la più grande preoccupazione per l’ambiente, vengono filtrate prima di entrare nei corsi d’acqua e negli oceani.
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Fonte: Grundig
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