Chi era Laura Bassi, la seconda donna laureata d’Europa che sfidò il mondo accademico

Bolognese, la seconda donna laureata d’Europa e la prima ad intraprendere una carriera accademica nel Vecchio Continente: è Laura Bassi

Bolognese, seconda donna laureata d’Europa e prima ad intraprendere una carriera accademica nel Vecchio Continente, in periodo storico in cui le donne erano escluse dagli studi e dalle professioni intellettuali: è Laura Maria Caterina Bassi Verati, alla quale oggi Google dedica un Doodle.

La donna, contro tutto e contro tutti, conseguì una laurea in Filosofia nel 1732, quando la filosofia era considerata ai vertici della conoscenza scientifica e che per questo le aprì le porte dell’insegnamento della Fisica, all’epoca chiamata Filosofia Naturale.

E non si fermò qui, ottenendo nel 1776 la cattedra di Fisica Sperimentale nell’Istituto delle Scienze fondato da Marsili.

“Laura Bassi condusse un’instancabile lotta per ottenere pari condizioni nell’insegnamento – si legge sul sito dell’Università di Bolognae percorse una carriera intellettuale e professionale nell’ambito di istituzioni pubbliche di ricerca e insegnamento in un periodo in cui, in Italia e nel mondo, le università e le accademie erano mondi senza donne. I numerosi studi, che negli ultimi anni le sono stati dedicati, hanno messo in risalto l’importante ruolo da lei svolto nella diffusione in Italia della filosofia naturale newtoniana e delle ricerche, allora pionieristiche, sull’elettricità”.

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@Wikimedia

Considerata donna di eccezionale ingegno anche dai contemporanei che non brillavano per le pari opportunità, Laura Bassi era nota anche per le sue brillanti conoscenze di  latino, logica, metafisica, filosofia naturale, algebra, geometria, greco, francese, tanto da spingere molti illustri del tempo, tra cui Volta e Voltaire, a volerla conoscere.

Oggi Goodle le dedica un Doodle e noi tutti vogliamo ricordare questa eccezionale e incredibile donna che non si fermò di fronte alle discriminazioni e impose le sue qualità al servizio della cultura del suo tempo (e del nostro).

Fonti di riferimento: Università di Bologna

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