La storia della foresta più antica d’Europa, in cui oggi si spera di trovare la pace

I negoziati tra la Russia e l'Ucraina si terranno in un luogo molto particolare: la foresta primordiale di Bialowieza, in Polonia

Mentre gli orrori della guerra continuano, le delegazioni di Russia e Ucraina si incontreranno oggi in un luogo con un fortissimo significato simbolico dove si potrebbe trovare la pace, sancendo la fine del conflitto russo-ucraino e ristabilendo l’equilibrio europeo. Si tratta della foresta primordiale di Bialowieza, la più antica del nostro continente situata a confine tra la Polonia e la Bielorussia, tra il Mar Baltico ed il Mar Nero.

Questa foresta vergine ha oltre 8.000 anni e appartiene al Patrimonio dell’umanità dal 1992. L’anno seguente è stata  riconosciuta dall’UNESCO anche come Riserva della biosfera, essendo un vero e proprio paradiso di biodiversità che si estende per oltre 3.086 km² e che al suo interno ospita la più grande popolazione di bisonti europei. Oltre a questi tantissime altre specie animali e vegetali popolano la foresta, vivendo tra i suoi alberi secolari tra cui vi sono gigantesche querce.

La foresta di Bialowieza è rimasta con non poche difficoltà perlopiù incontaminata dalle attività umane nonostante i Governi abbiano provato a mettere le mani su questo tesoro primordiale.

La foresta non è però solamente conosciuta per ciò che resta dell’ecosistema vergine che un tempo ricopriva rigoglioso l’intera Europa e che oggi sopravvive unicamente in quest’area, ma anche per essere stata il luogo in cui si sancì la fine dell’URSS l’8 dicembre 1991. I leader di Bielorussia, Russia e Ucraina decretarono in questa data la fine dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche e annunciarono la nascita della Comunità degli Stati indipendenti con la firma dell’accordo di Belaveža che avvenne proprio qui.

Questo luogo di pace e di serenità che ratificò un nuovo scenario geopolitico basato sull’indipendenza degli Stati si spera possa porre fine alle ostilità correnti tra la Russia e l’Ucraina, cambiando il corso degli eventi come già successo in passato.

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