La legge era stata approvata all'unanimità dal Parlamento scozzese nel 2020. Ora il Period Products Act entra in vigore e Comuni e gli istituti di istruzione in Scozia saranno legalmente tenuti a rendere disponibili gratuitamente i prodotti per il periodo mestruale a chiunque ne abbia bisogno
La Scozia diventerà il primo Paese al mondo a garantire l’accesso universale ai prodotti per il ciclo gratuiti a tutti. Da lunedì 15 agosto, infatti, chiunque ne abbia bisogno potrà ottenere gratuitamente prodotti per le mestruazioni presso le farmacie, i centri di aggregazione sociale e centri giovanili, ma anche nelle scuole e nelle università (dove tra l’altro erano già garantiti da tempo).
Ciò accadrà due anni dopo che il Paese aveva già approvato una legislazione fondamentale, il “Period Products (Free Provision) (Scotland) Act”, nel 2020. Ne parlammo qui: La Scozia diventa il primo Paese in cui gli assorbenti sono gratis per tutte le donne.
La proposta di legge era stata presentata dalla parlamentare Monica Lennon in contrasto alla cosiddetta “period poverty”, ossia quello stato di povertà che impedisce a molte ragazze addirittura di andare a scuola quando hanno le mestruazioni, perché non possono permettersi di acquistare assorbenti o altri prodotti indispensabili.
🩸Women, girls and people who menstruate should never face the indignity of period poverty.
🏴Proud that we are making period dignity for all a reality.
✅Free period products have been widely available in communities ahead of the Act taking full legal effect tomorrow. https://t.co/8Kx3o543cZ
— Monica Lennon MSP (@MonicaLennon7) August 14, 2022
Sono orgogliosa di aver aperto la strada al Period Products Act, che sta già influenzando un cambiamento positivo in Scozia e in tutto il mondo, ha affermato la Lennon, in un Paese in cui comunque già da tempo la sensibilità sul tema era molto alta e già molte scuole, ma anche alcuni ristoranti, pub e persino club di calcio, avevano iniziato a fornire prodotti gratuiti in modo indipendente alle donne.
E intanto in Italia?
Qui siamo ben lontani dalla gratuità. Parecchi movimenti nel corso degli anni hanno portato la tampon tax all’attenzione delle istituzioni a livello internazionale e si è arrivati a un risicato taglio dell’IVA dal 22 al 10%.
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Fonte: Scottish Parliament
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