La ricerca della perfezione è sopravvalutata, sostituiscila con questa strategia più efficace

Ti dicono che devi ambire alla perfezione, ma la strategia giusta per raggiungere i tuoi obiettivi in realtà è un’altra ed è meno faticosa e più efficiente.
Vuoi sapere qual è?

La perfezione non è la strategia migliore

Siamo abituati a credere che per raggiungere un obiettivo dobbiamo applicare una strategia che sia perfetta quindi ogni nostro movimento per raggiungere l’obiettivo deve essere pensato perfettamente.
Gli scienziati hanno scoperto che in realtà la strategia della perfezione ci porta a raggiungere i nostri obiettivi in modo più dispendioso a livello di energie e risorse.
Ma possiamo raggiungere l’obiettivo ugualmente applicando una strategia imperfetta definita “buona abbastanza”.

Lo studio sul modello animale

Per giungere a queste conclusioni, gli esperti hanno utilizzato modelli informatici che replicano i processi di scelta degli animali per raggiungere il cibo e, dopo averne analizzato decine di migliaia, hanno scoperto che gli animali per cacciare applicano anche strategie che potremmo definire imperfette, ma che sono “giuste abbastanza” (in inglese “good enough”) da permettergli di mangiare risparmiando più risorse ed energie rispetto ad una strategia definibile perfetta.
Perché?

Il percorso mentale del Buono Abbastanza

Nel percorso per raggiungere un obiettivo ci sono molte variabili che possono influenzare il risultato finale, per questo è necessario sapersi adattare e rimodulare.

A questo ci pensa il nostro cervello che, calcolando le variabili, anche in base alle esperienze passate, elabora una strategia che non è perfetta ma è “buona abbastanza” per permetterci di ottenere ciò che vogliamo.

Questo è esattamente quello che hanno identificato gli esperti analizzando i modelli animali elaborati con il computer.

I limiti della perfezione

La ricerca della perfezione fa scattare in noi diversi meccanismi che ci fanno spendere più energie e tempo, come l’ansia e le aspettative (nostre e altrui), senza avere una reale necessità ai fini dell’obiettivo.

Liberarci dalla perfezione e optando per il “buono abbastanza” non significa agire in modo superficiale, ma semmai capire su cosa, come e quanto investire le nostre energie considerando ciò che vogliamo ottenere.

Insomma, come dicono i ricercatori di questo studio: non appena ti liberi dall’essere perfetto, rimarrai sorpreso da quanti modi ci sono per risolvere un problema.

Lo studio, intitolato “A vast space of compact strategies for effective decisions”, è stato pubblicato sulla rivista Science Advances.

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