Il consiglio comunale di Zurigo ha presentato un postulato che consente alle dipendenti comunali di prendere un congedo mestruale in caso di dolori gravi e ricorrenti. Critiche dalla destra sovranista: “Basta con questo ruolo delle vittime in cui, perennemente, socialisti e verdi, hanno confinato le donne”
Da 1 a cinque 5 di congedo, ovviamente senza detrazioni dallo stipendio, per le donne che soffrono di forti e regolari disturbi a causa delle mestruazioni, che, secondo le stime, sarebbero fra il 25 e il 35% del totale. Così la città di Zurigo lancia il test pilota del congedo mestruale che, in Europa, esiste solo in Spagna.
Come si legge su Rsi, la proposta arriva dall’ecologista Daniel Leupi , dopo che a maggioranza il Consiglio comunale aveva trasmesso un postulato di Anna-Béatrice Schmaltz, sua compagna di partito nei Verdi.
Si tratta della prima volta che, in Svizzera, accade nel settore della Pubblica amministrazione: alcuni datori di lavoro privati lo concedono già da qualche tempo.
Tutto rose e fiori? Certamente no, anche in sede di approvazione il postulato ha avuto i suoi detrattori:
In caso di malessere è possibile darsi malate senza dover precisare il perché, aveva incalzato la liberale-radicale Yasmine Bourgeois.
Ma invano, perché “assenze regolari balzano però all’occhio”, aveva ribattuto Schmaltz in aula, incassando così la maggioranza e l’avvio prossimo del test pilota.
Insomma, quella del congedo mestruale è una ipotesi che si fa sempre più largo. Oltre alla Spagna, nel resto del mondo ci sono altri Paesi che prevedono il congedo per chi soffre di dismenorrea già da tempo e sono:
- Giappone
- Corea del Sud
- Indonesia
- Taiwan
- Zambia
In Italia, al momento, non c’è in cantiere nessuna proposta di legge sull’introduzione del congedo mestruale. Nel 2016 era stata avanzata e discussa una legge in Parlamento per concedere alle donne questo diritto, ma è presto naufragata.
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Fonte: ZüriToday
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