La caccia è un'attività pericolosa che uccide sia gli animali che le persone. Il bilancio della stagione appena conclusasi è di 68 casi, di cui 12 morti e 56 feriti. Sono dati scioccanti e non possono essere ignorati
La stagione venatoria si è conclusa il 31 gennaio. In tutta Italia le doppiette hanno trucidato milioni di animali selvatici, ma anche mietuto vittime umane.
Secondo i primissimi dati rilasciati dall’Associazione vittime della caccia (Avc) in 5 mesi sono stati registrati 68 casi in tutto lo Stivale. Sarebbero 12 i morti e 56 i feriti nel solo periodo di caccia 2023-2024.
La Toscana guadagna un triste primato occupando il primo posto della classifica nera con 10 casi. Seguono poi la Campania con 9 casi, la Calabria con 8 e il Veneto con 7. In queste ultime tre regioni è stato segnalato anche il maggior numero di vittime esterne alle caccia.
Sono persone che non hanno nulla a che fare con il mondo venatorio, ma che sono state colpite da proiettili. Tra di loro si contano complessivamente 28 vittime, di cui 7 sono minori.
Per le associazioni di tutela animale i dati sono allarmanti perché denotano quanto la caccia non sia solamente un problema per la fauna selvatica, ma anche per la sicurezza pubblica.
Abbiamo a che fare con un fenomeno molto esteso e grave, ma che in Italia sembrerebbe non ricevere la giusta attenzione. Lo sostiene l’Oipa, l’Organizzazione internazionale per la protezione animale.
Quello delle vittime della caccia è un tema ancora poco considerato dalle istituzioni. Eppure, dato il conteggio delle vittime, Governo e Parlamento dovrebbero iniziare a riflettere sul problema di sicurezza pubblica evidenziato da questi incidenti” osserva l’associazione.
Incidenti di questo tipo non sono tollerabili, ma continuano a verificarsi ogni anno. Basta dare un rapido sguardo ai dati raccolti nelle precedenti stagioni venatorie.
Nel 2022-2023 le vittime sono state 79, di cui 19 morti e 60 feriti. Nel 2021-2022 sono decedute 24 persone, 66 sono rimaste ferite.
I numeri sembrerebbero suggerirci che i morti per la caccia siano diminuiti quest’anno, ma è ancora presto per dirlo. L’ultimo dossier pubblicato dall’Avc verrà aggiornato a fine febbraio. È possibile che il bilancio conclusivo delle vittime aumenti e la conta dei morti prosegua.
Tutto questo per una attività che si sa essere pericolosa per l’ambiente, gli animali e le persone, ma legalizzata: la caccia.
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